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I Referendum sulla Giustizia falliscono: niente quorum e partecipazione bassissima (20%)

Disastrosa la partecipazione dei cittadini al voto sui 5 referendum sulla giustizia: l’affluenza non arriva nemmeno alla metà del quorum richiesto del 50% più uno

I Referendum sulla Giustizia falliscono: niente quorum e partecipazione bassissima (20%)

I cinque referendum sulla giustizia per cui si è votato domenica in Italia falliscono in modo clamoroso. Malgrado l’election day insieme alle Comunali, la consultazione referendaria non arriva nemmeno alla metà del quorum richiesto per la validità (il 50% degli elettori più uno). Con i dati di 7.894 Comuni su 7.903, l’affluenza aggiornata alla chiusura dei seggi (ore 23 di ieri) è del 20,73%, secondo quanto riportato dal sito del Viminale. Il dato più alto si registra in Liguria con il 28,2%, il più basso in Molise con 13,98%.

Referendum Giustizia: come ha votato chi è andato alle urne

Secondo i primi exit poll, il primo quesito – che proponeva l’abolizione della legge Severino su incandidabilità e divieto di ricoprire cariche elettive a seguito di condanne penali – è stato promosso con una quota di voti favorevoli compresa tra il 52% e il 56%.

Per il secondo quesito sulla limitazione della custodia cautelare, i sì si dovrebbero attestare tra il 54 e il 58%.

Quanto al terzo quesito di questa tornata di referendum sulla giustizia, quello sulla separazione delle carriere dei magistrati, i voti favorevoli prevalgono con un margine ancora più ampio, tra il 67 e il 71%.

Le stesse percentuali vengono calcolate anche per il quarto quesito, che riguardava la valutazione dell’operato dei magistrati.

Infine, l’ultimo quesito sarebbe stato promosso dai votanti con una quota compresa tra il 66 e il 70%

Tuttavia, come detto, nessuno dei referendum sulla giustizia ha effetto a causa del mancato raggiungimento del quorum.

Astensionismo soprattutto da centrosinistra e M5S

Secondo una stima del consorzio Opinio per la Rai, l’astensionismo si è registrato maggiormente nell’elettorato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle.

Solo il 26,4% degli elettori che si sono recati alle urne, infatti, si è dichiarato di centrosinistra: il 21% del Pd e il 4,9% di altre forze dell’alleanza. Il Movimento 5 Stelle, invece, si ferma al10,5%.

Viceversa, di centrodestra si è dichiarato il 52,3% dei votanti: il 23,9% Fratelli d’Italia, il 17,5% della Lega, l’8,8 di Forza Italia e il 2,1% altri di centrodestra%.

Infine, secondo la rilevazione, un 3,5% si è dichiarato elettore di Azione/PiùEuropa e un 2,1% di Italia Viva.

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