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I mercati festeggiano Apple e la staffetta di Atene.Oggi i conti dell’Eni

Apple presenta risultati migliori delle attese e distribuisce ai soci 200 miliardi di dollari – In Grecia invece tramonta la stella di Varoufakis ridimensionato dal premier Tsipras e le Borse ringraziano mentre l’euro risale -Oggi asta Bot con probabile tasso negativo sui semestrali e conti dell’Eni – Mediaset nel mirino di Vivendi – D’amico e Salini ok.

I mercati festeggiano Apple e la staffetta di Atene.Oggi i conti dell’Eni

Si spegne nei cieli di Atene la meteora Varoufakis. Continua a brillare più splendente che mai la stella di Apple che, a Borse chiuse, ha annunciato risultati migliori delle attese. Ecco i driver che, in attesa dell’esito della riunione della Fed, dominano l’attenzione dei mercati. I listini asiatici, già ai massimi dal 2008, hanno continuato la loro ascesa al traino della Mela: +0,2% le Borse dell’Asia Pacific, +0,6% Tokyo. 

In ribasso Wall Street, che ha chiuso i battenti prima dei conti Apple: S&P 500 -0,41%, Dow Jones -0,23%, Nasdaq -0,63%. Effervescenti i listini europei, sotto la spinta del ridimensionamento del ruolo del ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis. A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,6%, la Borsa di Parigi è salita dell’1,3%, Francoforte +1,9%. Il rialzo anche Londra +0,5%. La schiarita sul fronte di Atene si è riflessa anche sull’euro che in Asia ha roccato un massimo a 1,0927.

VENDUTI PIU’ IPHONE IN CINA CHE IN USA: 200 MILIARDI AI SOCI DELLA MELA

La crescita esplosiva delle vendite di iPhone in Cina e negli altri mercati asiatici ha permesso ad Apple di battere per la quinta volta di fila le previsioni degli analisti. Il giro d’affari del trimestre è schizzato così a 58 miliardi di dollari (+27%) contro i 56 previsti. Anche l’utile (13,6 miliardi) è stato migliore delle attese: 2,33 dollari per azione contro i 2,16 stimati. 

Le note positive che hanno consentito al titolo di salire fino a 134 dollari nell’after hours, comprendono anche a decisione di aumentare da 130 a 200 miliardi di dollari la cifra da distribuire agli azionisti di qui al 2017 grazie a buy back per 50 miliardi e cedole in crescita dell’11 per cento. Da ieri Apple, superando Exxon, è la società che elargisce più dividendi a Wall Street.

Questi risultati si spiegano con la formidabile crescita delle vendite di iPhone in Cina: 16,8 milioni di pezzi nel trimestre, +72% rispetto ad un anno fa, con il sorpasso delle vendite rispetto agli Stati Uniti. “Non ho mai visto una crescita così rapida e travolgente della classe media come in Cina” ha commentato il ceo Tim Cook. E, a mano a mano che cresce la classe media, avanzano le vendite della Mela: il mercato cinese ha così scavalcato l’Europa. E così si sono rivelate eccessive le preoccupazioni degli analisti sull’impatto del dollaro forte rispetto all’euro.

ATENE FA UN PASSO INDIETRO SUL SALARIO MINIMO

Euclid Tsakalotos, professore di economia che si è formato ad Oxford, è il nuovo capo della delegazione di Atene nei negoziati con l’Unione Europea. Una novità gradita all’Eurogruppo che saluta con piacere il ridimensionamento di Yanis Varoufakis, l’esuberante ministro accusato a Riga di essere un “dilettante”. 

La novità ha consentito, secondo la tedesca Bild, i primi passi avanti nei negoziati tecnici ripresi ieri per evitare il rischio default, sempre più concreto, di Atene. In particolare, il governo Tsipras avrebbe abbandonato l’idea di procedere ad un aumento prossimo del salario minimo. “Non conosco bene i termini del rimpasto – ha commentato il vice presidente della Bce, il portoghese Victor Constancio – ma sono fiducioso che si giungerà a un accordo”.

ASTA BOT: IN VISTA UN TASSO NEGATIVO PER I 6 MESI

Il ribaltone di Atene ha ridato ossigeno al mercato del debito sovrano. Ne beneficia naturalmente la periferia europea insieme ai listini azionari. Lo spread Btp/Bund, partito in mattinata da 130 punti base per toccareun massimo di 133,3, è sceso in area 127. In questa cornice si tiene oggi l’asta dei Bot a 6 mesi. 

A giudicare dall’andamento dei prezzi nel pomeriggio di ieri, potrebbe essere la prima con rendimenti negativi su questa scadenza, ad imitazione di quanto già avvenuto in Spagna, che ha emesso Letras semestrali a tassi negativi lo scorso 7 aprile. A marzo, in asta i BoT semestrali sono stati collocati con un rendimento lordo dello 0,04%.

L’EXPANSION: MEDIASET E’ NEL MIRINO DI VIVENDI

Numerosi i temi azionari che hanno animato la seduta sui listini azionari europei. Tra questi spicca l’effetto Vivendi, il colosso dei media parigino che non fa mistero di voler utilizzare la formidabile cassa a disposizione (11 miliardi di euro) per fare shopping nei media europei. A partire dall’Italia dove presto la società presieduta da Vincent Bolloré sarà l’azionista numero uno di Telecom Italia (ieri -1,9%). 

Si spiega così il balzo di Mediaset (ieri +8,4%), considerata una preda potenziale dopo che la testata economica francese L’Expansion ha confermato l’interesse del conglomerato francese per la società controllata dalla famiglia Berlusconi.Il giornale parigino precisa che Bolloré parlerà di queste potenziali acquisizioni nella riunione del consiglio di sorveglianza di Vivendi in agenda per il 12 maggio.

Secondo gli analisti di Mediobanca, sta per partire un processo di consolidamento nel settore media europeo. In un report di questo mese della banca milanese, si legge: “Crediamo che Mediaset possa rappresentare un’interessante opzione strategica per Vivendi, essendo un gruppo media & contenuti, che consentirebbe ai francesi di entrare direttamente sul mercato italiano ove Vivendi sarà il principale azionista di Telecom Italia con l’8% del capitale”.

L’AUTO FESTEGGIA IL RIBALTONE IN VOLKSWAGEN

Giornata di robusti rialzi per l’industria europea, trainata dal balzo in avanti dell’automotive (+2,5% l’indice Stoxx di settore). Fiat Chrysler è salita del 2,4% in vista del cda sui conti del 29 aprile. Ma la vera notizia è la risposta positiva del mercato al ribaltone in casa Volkswagen dopo le dimissioni del presidente Ferdinand Piech, che ha così riconosciuto la vittoria del suo avversario, il ceo Martin Winterkorn. 

Da domenica il secondo produttore di auto al mondo è presieduto da Bertholdt Huber, già presidente del sindacato Ig Metall. Alla Borsa di Francoforte hanno chiuso in netto rialzo i tre big: Volkswagen+5,3%, Daimler +2,7% e Bmw +2,3%. Positivi in Piazza Affari gli altri titoli del settore manifatturiero: Finmeccanica guadagna l’1,4%, Prysmian +2,6%. In rialzo anche Stm +1,5%. 

SAIPEM SUPERSTAR. OGGI I CONTI DI ENI

Forte rialzo dei petroliferi alla vigilia della trimestrale Eni (+2%). Sale in particolare Saipem (+6,6%, +40% da inizio anno) dopo la diffusione dei dati del trimestre. L’utile netto è salito a 77 milioni dai 61 milioni dello stesso periodo del 2014 (+26%), L’Ebit segna un incremento a 159 milioni da 127 milioni (+25%). 

Per contro, rallenta l’acquisizione di nuovi ordini a 2,399 miliardi da 3,9 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso e il debito netto è salito a 5,193 miliardi, dai 4,424 miliardi del 31 dicembre 2014 per un effetto dovuto in gran parte alla variazione dei cambi. Tra le utilities debole Enel (-0,1%), in difficoltà nella vendita delle sue attività in Slovacchia a causa dell’opposizione del governo locale. 

BANCHE ITALIANE IN CORSA. AFFONDA DEUTSCHE BANK

Giornata sì anche per il settore bancario italiano, impermeabile al brusco ribasso di Deutsche Bank -4,59% dopo la presentazione dei conti e del nuovo piano industriale. Banca Intesa (+2,6%) sale nel giorno dell’assemblea: nei primi tre mesi dell’anno l’istituto ha erogato 8 miliardi di prestiti (la metà nel mese di marzo). Unicredit +2,1%. Avanzano anche Pop.Milano (+1,9%) e Mediobanca (+3,5%). 

Nel risparmio gestito grande balzo di Mediolanum +4,6% premiata da Banca Akros con l’incremento del rating a accumulate in attesa dei conti, in agenda per il 29 aprile. Fra le assicurazioni è da notare il risveglio di Generali +2,5% (-3,3% la scorsa settimana): Gli analisti di Jefferies hanno abbassato il target price sul titolo a 17 euro dai precedenti 17,70 euro, confermando il giudizio Hold.

MEDIUM CAP: AVANZANO D’AMICO E SALINI 

Nel resto del listino da segnalare la marcia indietro di Ferragamo – 2,4%, vittima del downgrade di Equita che ha tagliato la raccomandazione a Hold da Buy. HSBC ha ritoccato il target price a 32 euro, 5 euro in più rispetto alla precedente indicazione, raccomandazione Hold. 

Salini Impregilo +5% dopo la notizia di una maxi commessa in Papua Nuova Guinea. D’Amico +3,7% dopo l’annuncio che la società è entrata in un nuovo segmento delle navi cisterna con il contratto per la costruzione, presso il cantiere Hyundai in Corea, di due nuove navi moderne “Long Range” attese in consegna per metà del 2017 per un investimento totale di circa 44 milioni di dollari ciascuna. 

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