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I dazi restano una mina vagante ma Apple sfida Trump

Trump vuole accelerare la guerra commerciale che potrebbe estendersi al Giappone e per l’ottavo giorno l’indice di Borsa Asiatic Pacific è in ribasso – Apple schiera i nuovi Iphone contro la Casa Bianca – In Svezia avanzano i populisti ma non troppo – Tria: lo spread non fa più paura – Torna in campo Draghi

I dazi restano una mina vagante ma Apple sfida Trump

Mercati asiatici deboli in avvio di settimana. La prospettiva dei nuovi dazi in arrivo da Washington che per la prima volta potrebbero coinvolgere anche il Giappone ha provocato nuovi, diffusi ribassi: l’indice Asia Pacific (-3,5% la scorsa settimana) è in calo per l’ottavo giorno di fila. In rosso i listini cinesi (-0,9%) e Hong Kong (-1%, al nuovo minimo da 14 mesi). Tokyo, dopo l’avvio negativo, viaggia sulla parità dopo la revisione del dato sul Pil: +3% nel secondo trimestre, il miglior dato dal 2016.

I populisti avanzano, non sfondano. Le elezioni svedesi registrano il successo di SD, la nuova destra anti-emigranti che sale al 17,6%, ma i socialdemocratici, che pure registrano il peggior risultato dal 1908, restano il partito di maggioranza relativo con il 28,4% dei voti e con un modesto margine sul centro destra: sarà difficile formare un nuovo governo. La coalizione dei socialdemocratici, guidata dal premier uscente, ha preso 144 seggi, l’alleanza dei conservatori 143 seggi, il partito anti immigrati 62 seggi. I posti in Parlamento sono 349.

L’euro è poco mosso, a 1,154 su dollaro, dal -0,4% della scorsa settimana. La valuta europea si apprezza leggermente, a 10,47 sulla corona svedese.

BCE, DI NUOVO IN CAMPO DRAGHI

La conferma della crescita dell’ondata populista e sovranista a pochi mesi dalle elezioni europee cade alla vigilia del discorso sullo stato dell’Unione, l’ultimo di Jean-Claude Juncker, e della riunione del direttorio della Bce di giovedì, l’ultimo prima della riduzione degli acquisti del Qe, da 30 a 15 miliardi al mese, che saranno azzerati a fine anno. Mario Draghi coglierà l’occasione della conferenza stampa per ribadire che la politica della banca centrale resterà accomodante per la prima metà del 2019 o anche più in là.

Altri appuntamenti in settimana per le banche centrali: è previsto, sempre giovedì, il meeting della Bank of England. La sera prima usciranno in Usa i dati del Beige Book.

NOMURA: 7 VALUTE A RISCHIO

Ma non sono meno importanti le riunioni delle banche centrali degli Emergenti, in un momento molto delicato. Spicca in particolare la riunione della banca centrale turca, alle prese con le resistenze del presidente Erdogan contro l’aumento dei tassi. Secondo Nomura, sono sette i Paesi che rischiano una crisi valutaria nel breve termine: Sri Lanka, Sud Africa, Argentina, Pakistan, Egitto, Turchia ed Ucraina.

APPLE SCHIERA I NUOVI I PHONE CONTRO TRUMP

Da seguire, poi, le mosse della banca centrale cinese, che potrebbe allentare la stretta quando prenderanno il via i nuovi dazi da parte degli Usa, che colpiranno merci per 267 miliardi di dollari, comprese le componenti di Apple realizzate in Cina. Il Presidente americano ha annunciato che presto i dazi riguarderanno tutto l’export da Pechino. E ha lanciato un tweet contro la Mela: “Invece di lamentarvi, producete l’iPhone in America”.

Tim Cook, sempre più critico con la politica protezionista di Donald Trump, mercoledì presenterà i nuovi iPhone e l’attesa ultima versione di iWatch, del tutto rinnovato, e dell’iPad.

Nel fine settimana, il Wall Street Journal ha scritto che la Casa Bianca intende concentrare la sua offensiva commerciale sulla Cina, risparmiando l’Europa e gli altri partner strategici come Giappone, Canada e Messico. Il capo dei consiglieri economici di Trump, in un’intervista alla CNBC nel fine settimana, ha affermato che Trump intende costruire un fronte anti Cina, nel quale far entrare le grandi economie mondiali.

Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,6% a 77,3 dollari il barile.

TRIA: LO SPREAD NON FA PIÙ PAURA

Le tensioni sullo spread sono “un problema che abbiamo alle spalle, essendo passato agosto che è un mese pericoloso per la fluttuazione dei mercati finanziari”. Così il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che pure ha confermato il rallentamento della congiuntura sia nel 2018 (+1%) che nel 2919 (+1,1%). Il primo test sull’umore dei mercati si avrà mercoledì con l’asta dei Bot a 12 mesi (6 miliardi contro 6,5 in scadenza). Stasera a borse chiuse sarà comunicato l’ammontare e le caratteristiche dei titoli a medio termine in asta giovedì 13.

ALIBABA: ZHANG AL POSTO DI JACK MA

La settimana finanziaria si apre con la conferenza stampa di Jack Ma, che oggi svelerà i nuovi vertici del colosso Alibaba dopo la sua decisione di rinunciare alla guida del gruppo. Presidente sarà l’attuale ceo Daniel Zhang.

ACCONTO CEDOLA PER ENI, TORINO RICORDA MARCHIONNE

In Italia da seguire il cda Eni che giovedì sarà chiamato ad approvare l’acconto dividendo.

Venerdì 14 a Torino si terrà la commemorazione di Sergio Marchionne.

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