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I contagi risalgono e il Green Pass potrebbe cambiare

A causa della variante Delta il tasso di positività torna sopra l’1% – Il governo valuta la possibilità di concedere il green pass solo dopo la seconda dose e Figliuolo è d’accordo con Macron: “Green pass per i servizi”. In Francia boom di prenotazioni

I contagi risalgono e il Green Pass potrebbe cambiare

I contagi risalgono in 19 Regioni italiane: si salvano solo la Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Trento. Al netto della flessione tipica della domenica, con 888 nuovi casi e 13 decessi il tasso di positività ha superato ieri il limite dell’1%, attestandosi all’1,2%.

E le prospettive per le prossime settimane non sono delle più rosee, soprattutto perché in tutto il continente si attende di misurare l’effetto Europei. Durante la finale di domenica sera, Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’Oms, ha lanciato l’allarme via Twitter: “Dovrei divertirmi a guardare il contagio avvenire davanti ai miei occhi? – ha scritto – La pandemia di #COVID19 non si sta prendendo una pausa stasera… #SARSCoV2 #DeltaVariant approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano/gridano/cantano. Devastante”.

In Italia c’è grande preoccupazione soprattutto per i caroselli e gli assembramenti che si sono formati in tutto il Paese dopo la vittoria degli azzurri.

Di fronte a questo scenario, il governo ha una serie di decisioni da prendere. Innanzitutto lo stato di emergenza, che scade alla fine di luglio. La soluzione più probabile è una proroga di almeno tre mesi, fino alla fine di ottobre, e la ragione è tecnica: anche se al momento la situazione sanitaria è sotto controllo, con la conclusione dello stato d’emergenza verrebbe meno anche l’incarico del commissario Figliuolo, che però, nelle intenzioni dell’esecutivo, dovrà gestire la campagna vaccinale fino alla fine.

La seconda questione riguarda il green pass: ad oggi, per ottenerlo è sufficiente farsi inoculare la prima dose, ma il governo potrebbe decidere di cambiare questa regola e di concederlo soltanto dopo la seconda, con l’obiettivo di incentivare gli italiani a completare il ciclo vaccinale.

“Per quello che mi riguarda – ha detto ieri sera in televisione Figliuolo – specie per convincere gli ultimi irriducibili, utilizzerei il green pass per l’accesso ai servizi”.

Il commissario suggerisce quindi di imitare la Francia, dove proprio ieri il presidente Emmanuel Macron ha annunciato in un importante discorso alla nazione che, dopo il voto di una legge, in agosto il green pass diventerà obbligatorio anche per entrare in bar, ristoranti, aerei e treni. Non solo: il numero uno dell’Eliseo ha annunciato anche che entro il 15 settembre tutte le persone che lavorano in contatto con soggetti fragili hanno l’obbligo di vaccinarsi. Non solo quindi medici e infermieri, ma anche gli operatori delle case di cura.  

“Faremo portare il peso di nuove restrizioni a chi non è vaccinato – tuona Macron – Dal 21 luglio, solo i vaccinati o le persone risultate negative ai test potranno entrare nei luoghi di cultura, per esempio cinema e musei, che accolgono più di 50 persone. Non si tratta ancora di una vaccinazione obbligatoria, ma l’importanza del pass sanitario verrà estesa”.

L’appello di Emmanuel Macron ha riscosso consensi. “Ci sono state 7 milioni di connessioni in pochi minuti e più di 900 mila francesi hanno preso un appuntamento per farsi vaccinare. È il doppio rispetto al precedente record che era dell’11 maggio scorso”, ha fatto sapere Stanislas Niox-Chateau, il direttore generale di Doctolib, la principale piattaforma francese per le prenotazioni dei vaccini anti Covid. Solo lunedì sera sono stati prenotati 926mila appuntamenti.

Aggiornato alle 13:28 di martedì 13 luglio 2021

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