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Hydrogen Valleys italiane: la lista si allunga. Quattro progetti in Abruzzo, Friuli, Basilicata, Lazio

Crescono i progetti e le disponibilità degli enti territoriali per i poli dell’idrogeno verde. Quattro le iniziative annunciate nell’ultima settimana a favore delle PMI.

Hydrogen Valleys italiane: la lista si allunga. Quattro progetti in Abruzzo, Friuli, Basilicata, Lazio

Si chiude bene il 2023 per le industrie italiane che vogliono passare all’uso di idrogeno per le proprie lavorazioni. I prossimi tre anni saranno decisivi per usare i soldi pubblici previsti per i poli territoriali che sorgeranno in prevalenza nelle aree industriali dismesse. Quattro iniziative annunciate in una sola settimana, da Nord a Sud.

Nel comune di Goriano Sicoli, in Abruzzo, è stato firmato un accordo tra l’amministrazione comunale e la società Infinite Green Energy – IGE Italia per individuare spazi nella Valle Peligna per la produzione di idrogeno verde in larga scala. La Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 14 milioni di euro per avere idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse. Al Sud la Basilicata fa la sua parte. “Siamo la Regione con la maggiore produzione di energie rinnovabili – dice il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma– e ci sono 12 istanze presentate per l’avviso pubblico relativo alla produzione di idrogeno rinnovabile”.

Entro il 2026 nel Lazio la riconversione dei cicli produttivi interesserà il distretto industriale di Frosinone. Nel Comune di Patrica, alle porte del capoluogo laziale, sta prendendo corpo il progetto “HELIOS”, nato da una collaborazione tra Engie, Società Gasdotti Italia (SGI) e Consorzio Industriale del Lazio.

E’ destinato ad essere il sito di produzione per elettrolisi più grande del Centro Italia con più dettagli tecnici noti. L’investimento è di 20 milioni di euro di cui 9,5 milioni finanziati dal bando “Hydrogen Valleys” del PNRR.

Il Lazio “insegue” Ursula von der Leyen

L’interesse crescente delle piccole e medie industrie italiane ad usare la fonte pulita, converge con gli obiettivi di decarbonizzazione europea al 2030 e al 2050. Ci si impegna per rispettarli nel quadro di riferimento ricordato pochi giorni fa dalla presidente Ursula von der Leyen ” Abbiamo autorizzato oltre 17 miliardi di euro in aiuti di Stato per 80 progetti sull’idrogeno in tutta l’UE”. Con i progetti italiani annunciati o partiti si cercano di accorciare i tempi per dare più competitività alle piccole e medie imprese.

La valley laziale la sola con i dati ufficializzati suscita l’interesse di una vasta zona. Occuperà un’area industriale dismessa di circa 10 ettari a poca distanza da un gasdotto e dovrebbe ridare fiato soprattutto al comparto farmaceutico. L’impianto produrrà circa 400 tonnellate di idrogeno verde all’anno.

Il progetto è stato studiato insieme al Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Cassino. L’Idrogeno verde sarà prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua con l’utilizzo di energia rinnovabile. Un impianto moderno power-to-gas capace di produrre idrogeno verde dall’energia elettrica generata da fonti rinnovabili.

E’ da prevedere che anche le altre iniziative in Friuli, Abruzzo, Basilicata utilizzino tecnologie simili. In più nell’area di Frosinone-Latina è previsto un nuovo gasdotto per trasportare idrogeno e metano, sempre a servizio delle industrie dell’area. Un’altra frontiera tecnologica. In conclusione un 2023 all’H2O.

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