Condividi

Greenpeace ottiene l’ok dalla Corte Suprema slovacca ma Enel non ne risente e il titolo sale

Greenpeace ha reso noto che la Corte Suprema slovacca ha accolto il ricorso e ha annullato la decisione con cui l’Autorità di regolamentazione nucleare aveva autorizzato i lavori nella centrale nucleare di Mochovce – La centrale è di proprieta’ di Slovenske Elektrarne (controllata da Enel con il 66%) – Enel non risente dell’accaduto e in Borsa va su (0,96%)

Greenpeace ottiene l’ok dalla Corte Suprema slovacca ma Enel non ne risente e il titolo sale

La Corte Suprema slovacca, accogliendo il ricorso presentato da Greenpeace, ha annullato la decisione dell’Autorità di regolamentazione nucleare di autorizzazione dei lavori per il completamento delle unità 3 e 4 della centrale nucleare di Mochovce, di proprieta’ di Slovenske Elektrarne (controllata da Enel con il 66%). Lo rende noto Greenpeace precisando che il processo di autorizzazione deve essere ripetuto, evidenziando come i lavori di costruzione della centrale nucleare ora dovrebbero essere fermati.

I due reattori erano stati autorizzati nel 1986, ricorda la nota di Greenpeace, ma mai completati e il costo dell’operazione è via via cresciuto fino a oltre 3 miliardi di euro. Secondo la Corte Suprema l’Autorità di regolamentazione nucleare, durante il processo di autorizzazione, avrebbe dovuto sentire Greenpeace Slovacchia come una delle parti nel procedimento.

In una nota, l’Autorità di regolamentazione nucleare fa sapere che emetterà una nuova decisione in materia e sentirà tutte le posizioni delle parti del procedimento, fornendo a Greenpeace la documentazione sulla costruzione degli impianti. Nel frattempo il permesso di costruzione resta in vigore.

Alle 14 circa il titolo Enel registra un rialzo di quasi un punto percentuale (0,94%) a 2,58 euro.

Greenpeace, ok Corte Suprema slovacca al ricorso contro i lavori in una centrale Enel 

Commenta