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Grecia verso la normalità: banche aperte e debito saldato con Fmi e Bce. Ma serve un nuovo prestito

Oggi in Grecia sono riaperte le banche e il Paese ha ricevuto il prestito ponte da 7,16 garantito dall’Ue: la somma sarà quasi interamente spesa in giornata dopo aver saldato i debiti con Fmi e Bce.

Grecia verso la normalità: banche aperte e debito saldato con Fmi e Bce. Ma serve un nuovo prestito

La situazione è ancora molto lontana dall’essersi risolta, ma la settimana inizia in Grecia all’insegna di un graduale ritorno alla normalità. Innanzitutto, dopo quasi tre settimane di chiusura disposta dal governo, oggi sono riaperte le banche: per ora la Borsa ancora no, e resterà chiusa fin quando la situazione delle liquidità non si sarà normalizzata. In compenso però Atene ha già incassato il prestito ponte da 7,16 miliardi di euro sbloccato dall’Unione europea, che ha immediatamente usato sui cospicui pagamenti che aveva in scadenza, verso la Bce, o che erano già scaduti, verso il Fondo monetario internazionale.

Di fatto la Grecia ha già speso quasi tutto, ma ha ufficialmente e interamente saldato il debito con i creditori internazionali, come ha confermato anche l’Fmi nel pomeriggio. Con l’Fmi il Paese ellenico aveva accumulato un arretrato di pagamenti da circa 2 miliardi di euro: di questi, 1,56 miliardi di euro erano relativi alle rate non pagate a giugno e altri 457 milioni erano scaduti il 13 luglio.

In pratica, a fine giornata Atene avrà speso 6,7 miliardi dei 7,16 appena ricevuti. E del prestito ponte dell’Ue resterebbero a malapena 450 milioni di euro, meno di mezzo miliardo. Tuttavia questi fondi dovrebbero bastare a coprire le scadenze da qui a fine mese, essenzialmente pensioni e salari degli statali, quando la Grecia potrebbe aver già raggiunto l’accordo con le istituzioni Ue e il Fmi per un nuovo programma di aiuti pieni su tre anni, da oltre 80 miliardi di euro complessivi. Altrimenti Bruxelles ha già preventivato di valutare un ulterior prestito ponte, con modalità tuttavia da verificare.

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