Condividi

Grecia e Turchia frenano le Borse

Voce di contrasti al G7 sul valore del dollaro: Barack Obama ha evocato il rischio di un biglietto verde troppo forte – Ancora stallo su Grecia – Crollano la lira turca e la Borsa di Istanbul dopo le elezioni che hanno tolto la maggioranza assoluta a Erdogan – Altalena su spread e Btp – A Milano bene Saipem, giù Mediobanca, Mps e Unicredit.

Grecia e Turchia frenano le Borse

Avvio di settimana contrastato sui mercati finanziari. La crisi greca non mostra segni di miglioramento. Intanto precipita la lira turca, assieme alla Borsa di Istanbul, dopo la sconfitta elettorale di Erdogan. A complicare le cose, la voce di contrasti al G7 sul valore del dollaro: Barack Obama ha evocato il rischio di un biglietto verde troppo forte.

In questa cornice perde colpi Piazza Affari (-0,90%), con l’indice Ftse Mib a quota 22.642 punti. Fa peggio Francoforte (-1,18%), scivolata ai livelli di aprile. Giù anche Parigi (-1,26%) e Madrid (-1,31%). Londra perde lo 0,21%. Il rendimento del Btp decennale è risalito al 2,25%.

Nei mercati azionari europei i cali maggiori riguardano i titoli dell’Auto (Stoxx europeo del settore -1,4%) e i Tech (-1%). Tutti gli indici settoriali sono negativi. Bmw scende dell’1,7%, Daimler -1,4%, Volkswagen -1,1%. Fiat Chrysler limita il ribasso a -0,5%, Cnh Industrial -0,8%. 

Il titolo Carige è salito dell’1,8% nel giorno di avvio dell’aumento di capitale. I diritti hanno invece perso il 16,75% rispetto al valore rettificato. In ribasso le altre banche: Intesa -1,1%, Unicredit -1,9%, MontePaschi -1,2%. Mediobanca ha perso il 2,7%.

Debole Generali (-1,24%): Barclays ha limato il prezzo obiettivo a 17,2 euro (da 17,3), raccomandazione equal weight. Positiva Saipem (+2,2). Eni è scesa dello 0,6%. Enel ha chiuso in calo dello 0,2%, deboli le altre utility: Snam -0,4%, A2A  -0,8%.

Ottima partenza dell’aumento di capitale Aedes +19,98%. La Juventus (-2,88%) cede ma non troppo dopo l’onorevole sconfitta a Berlino.  

Commenta