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Governo: Pd e M5S oggi da Fico, ma crescono i No

Oggi il Presidente Fico incontra di nuovo le delegazioni di Pd e Cinque Stelle, ma i No a un accordo di Governo sono in crescita

Governo: Pd e M5S oggi da Fico, ma crescono i No

Nuovo giro di consultazioni stamattina dal Presidente della Camera, Roberto Fico, incaricato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, di esplorare la possibilità di dar vita a una maggioranza parlamentare basata sull’asse Cinque Stelle-Pd.

Saranno proprio le delegazioni del Pd prima e dei Cinque Stelle dopo a incontrare per la seconda volta Fico dopo che nel corso del primo incontro era parso aprirsi qualche spiraglio di intesa a seguito della chiusura del forno Lega operata dal leader dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, e della risposta possibilista del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina.

Ma con il passare delle ore le possibilità di un’intesa di governo tra Cinque Stelle e Pd si stanno allontanando. Emblematiche le domande fatte ieri mattina nel centro di Firenze dall’ex premier Matteo Renzi, che ha chiesto a cittadini e militanti se a loro avviso fosse possibile un accordo del Pd con il Movimento Cinque Stelle, raccogliendo un coro di No.

Anche ai vertici del Pd le voci critiche, soprattutto dei renziani ma non solo (come nel caso del ministro Carlo Calenda, che ha annunciato di lasciare il Pd se dovessero scattare le nozze con i Cinque Stelle), sono in crescita e la riunione della direzione che si terrà all’inizio della prossima settimana si preannuncia come una resa dei conti.

Tuttavia Martina ha detto anche ieri di volerci provare fino in fondo per verificare se un accordo con i Cinque Stelle sulle basi programmatiche indicate dal Pd sia proprio impossibile. Ma in questo caso il timing è fondamentale e i renziani accusano Martina di essere stato troppo frettoloso e di aver dato l’impressione di una resa ai grillini.

Ma anche la base grillina è in fermento e non gradisce un accordo di governo con il Pd dopo una campagna elettorale e un’intera legislatura caratterizzate da uno scontro furioso.

Non meno agitate sono le acque nel centrodestra dove Silvio Berlusconi ha paragonato i Cinque Stelle ai nazisti facendo infuriare di nuovo il leader della Lega, Matteo Salvini (“Berlusconi farebbe meglio a tacere”).

Di fronte a un quadro politico così teso, non è escluso che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prima di lanciare altre soluzioni di governo, preferisca accordare qualche giorno in più alle consultazioni di Fico.

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