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Governo, da Napolitano mandato a Bersani per verificare se una maggioranza è possibile

Il segretario del Pd ottiene l’incarico dopo il colloquio decisivo con il Capo dello Stato, che auspica “grande ponderazione ed equilibrio”, ma lo considera “solo il primo passo” – Bersani dovrà verificare se esiste un sostegno parlamentare certo al suo Governo e riferire presto a Napolitano – “Comincerò subito” il giro dei colloqui, ha detto il leader Pd

Governo, da Napolitano mandato a Bersani per verificare se una maggioranza è possibile

“Si parte con l’impegno a far nascere un nuovo governo. Dinanzi alla complessa articolazione delle posizioni emerse, sono giunto alla conclusione che il destinatario dell’incarico vada designato nel leader della coalizione di centrosinistra, nella personadell’onorevole Pier Luigi Bersani“. Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al termine del colloquio di questo pomeriggio al Quirinale con il leader del Partito Democratico.

“Tale coalizione, avendo ottenuto, sia pure con un margine ridotto, la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato – ha proseguito Napolitano -, è obiettivamente in posizione più favorevole per cercare di creare un governo, attraverso tutti gli opportuni contatti con le forze politiche rappresentate in Parlamento, e non soltanto con esse. Ho pertanto conferito all’onorevole Pier Luigi Bersani l’incarico di verificare l’esistenza di un sostegno parlamentare certo per formare un governo che abbia la fiducia da parte delle due Camere. Egli mi riferirà l’esito dell’operazione il prima possibile”.  

Subito dopo il Presidente della Repubblica, è intervenuto Bersani stesso: “Svolgerò questo incarico con la massima determinazione – ha detto il segretario del Pd – e anche ricercando l’equilibrio e la ponderazione a cui il presidente ha fatto riferimento. Il governo dovrà segnare un cambiamento, un percorso di riforma costituzionale e politico-elettorale. In questo solco io mi metterò al lavoro, certamente con un primo, necessario riferimento alle forze parlamentari, che chiederò d’incontrare, ma senza dimenticare un colloquio con le forze sociali. Comincerò da subito”. 

Nel corso del suo intervento, Napolitano ha lasciato intendere che avrebbe preferito una soluzione diversa, ovvero quella di un governo sostenuto “dalle due maggiori forze parlamentari, un governo di grande coalizione. Ma le differenze tra i partiti sono apparse rilevanti, per effetto di antiche opposizioni che si erano attenuate nel 2012, durante il sostegno al governo Monti, ma che poi sono riesplose con la rottura di fine anno”. In ogni caso, il Capo dello Stato ha insistito sulla “necessità di larghe intese a complemento del processo di formazione di governo, che potrebbe compiersi anche in ambiti più caratterizzati e ristretti”.  

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