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Golf, Tiger in prova ad Augusta

Giocare o non giocare? La decisione di Tiger deve ancora essere comunicata, ma un indizio importante è arrivato ieri, visto che il campionissimo ha fatto un giro di prova sul meraviglioso percorso fiorito di Augusta.

Golf, Tiger in prova ad Augusta

Il Masters si avvicina a grandi passi e il conto alla rovescia è cominciato, ma nulla ancora si sa della scelta di Tiger Woods, se giocherà o non giocherà. Un indizio importante però è arrivato ieri, visto che il campionissimo ha fatto un giro di prova sul meraviglioso percorso fiorito di Augusta. È una decisione che fa ben sperare, ammesso che Tiger abbia ritrovato lo swing e soprattutto la forza interiore per rimettersi in gara e magari per vincere.

La notizia arriva dopo la doccia gelata dei giorni scorsi, attesa ma pur sempre impressionante, dell’uscita dell’ex numero uno dai primi cento giocatori dell’ordine di merito mondiale. La classifica viene stilata dividendo i guadagni per alcune partite nell’arco di un tempo determinato. Tiger praticamente non gioca da oltre un anno e le poche gare che ha fatto erano compromesse, la scorsa stagione, dal mal di schiena e quest’anno da un misterioso blocco psicologico.

Se Tiger rinunciasse al Masters sarebbe clamoroso. Come sostiene Bubba Watson, in fondo non ha nulla da perdere a presentarsi al tee cui tutti i giocatori del mondo ambiscono. Woods ha già fatto vedere il suo gioco peggiore a San Diego, le aspettative verso di lui oggi sono basse, mentre la voglia di rivederlo in campo è tantissima. 

Il Masters è sempre stato il suo major preferito: lo ha vinto per la prima volta nel ’97, a 21 anni e 3 mesi, diventando il giocatore più giovane di tutti i tempi a indossare la giacca verde. Poi lo ha vinto altre tre volte: nel 2001, nel 2002 e nel 2005. Due anni fa sembrava che potesse farcela per la quinta volta, ma la fortuna si mise contro di lui. Una palla perfetta al green colpi l’asta e andò in ostacolo d’acqua. Tiger sbagliò il “droppaggio” come un novellino e due colpi di penalità infransero le sue speranze di vittoria ( arrivò comunque quinto).

Non è un secolo fa, non si tratta di un’altra era. Il giro di prova di ieri, se non dettato da esigenze di marketing (il marchio Tiger Woods vale tantissimo e va tenuto vivo) ci dice che il campione ha voglia di tornare e di farlo alla grande. Teniamo d’occhio il suo sito perché la decisione arriverà a giorni e ci dirà molto del futuro del golf: se Tiger vorrà ancora essere in campo o se, probabilmente, dovremo rinunciare a lui per sempre.

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