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Golf: Molinari-Manassero, sfida in Arizona

Match play nel deserto dell’Arizona per Francesco Molinari e Matteo Manassero – Sfida fra i primi 64 giocatori del mondo al WGC-Accenture Match Play Championship – Teste di serie: Rory McIlory, Henrik Stenson, Justine Rose e Zach Johnson.

Golf: Molinari-Manassero, sfida in Arizona

E’ uno degli eventi più attesi della stagione, è un momento raro se non unico nei tour europeo e americano, perché si tratta di una sfida testa a testa, a eliminazione diretta. E’ un campionato mondiale cui possono partecipare solo i primi 64 giocatori del World Ranking, che mette in palio 9 milioni di dollari, 1,5 milioni per il primo cui vanno anche 550 punti della FedExCup e 72 punti del ranking. E’ il WGC-Accenture Match Play Championship, in corso da oggi fino a domenica al Golf Club di Dove Mountain, Marana, nel deserto di Sonora in Arizona.

La gara ha un tabellone diviso in quattro gironi, che prendono il nome di campioni del passato: Bobby Jones, Gary Player, Sam Snead e Ben Hogan. Ogni girone ha una testa di serie in base alla sua posizione nella classifica mondiale, rispettivamente quindi: Henrik Stenson (3), Justine Rose (5),  Zach Johnson (6), Rory McIlory (7).

E’ d’obbligo ripetere che tre icone del golf hanno rinunciato a questo confronto difficile e a volte umiliante, perché un match play è sempre imprevedibile, è una gara completamente diversa da quelle a colpi e un campione può essere messo alla porta da un “pivello” (uno dei primi 70 del mondo) anche al primo giro. Mancano quindi all’appello: il numero uno Tiger Woods, in vetta all’Official Wolrd Golf Ranking per 671 settimane, che ha già vinto questo torneo tre volte, mai però a Marana; il numero due Adam Scott, il numero quattro Phil Mickelson.

Del field fanno parte invece Francesco Molinari e Matteo Manassero, collocati purtroppo nello stesso girone e a rischio di guerra fratricida, qualora vincessero i primi tre incontri. In realtà sarebbe un fantastico risultato per i campioni italiani e una sfida tricolore nel deserto di Sonora sarebbe un vero sogno, perché almeno uno dei due arriverebbe alle battute finali.

Il cammino però è irto di ostacoli. Oggi, alle 11,15 (19,15 ora italiana), Manassero incontra Luke Donald, l’inglese che vive a Chicago, ex numero uno del mondo e già vincitore di questa gara nel 2011. Si tratta di una “sfida di cervello più che di muscoli”, come scrivono gli esperti del Pga Tour. Matteo e Donald infatti hanno molte caratteristiche in comune: non sono lunghi con il drive, ma sono precisi nei colpi al green e dispongono di un ottimo putt, oltre che di un approccio psicologico invidiabile alla gara e di grande strategia. Una guerra di nervi, per due cavalli di razza fino a questo momento sottotono in stagione; entrambi, alle prese con cambiamenti nello swing ancora da metabolizzare. Derby europeo anche per Francesco Molinari, che si oppone al coriaceo danese Thomas Bjorn alle 8,35 (16,35 ora italiana). Il girone di cui parliamo è il Gary Player, dove il numero uno è Justine Rose, che deve vedersela con Scott Piercy (numero 66 del mondo) alle 12,25 (20,25). Fanno parte della lista altri fuoriclasse come il nuovo fenomeno americano, il 21enne Jordan Spieth, e il veterano Matt Kuchar, campione in carica, un grande talento per i match play e una predisposizione per questo campo, dove bisogna essere sensibili e precisi soprattutto negli approcci.

Rory McIloroy, testa di serie del girone Ben Hogan, oggi cercherà di avere la meglio su Boo Weekley (numero 64 del mondo). Superato questo scoglio la vita del campione nord-irlandese non sarà facile, visto che nel suo girone ci sono giocatori come Lee Westwood, Jim Furyk, Sergio Garcia, Ian Poulter, vincitore del WGC match play nel 2010. Rory, a 24 anni, nella sua breve, ma sfolgorante carriera non ha ancora vinto questo torneo, ma in questa stagione sembra caldo e pronto a riscattare l’anno horribilis 2013. Molti esperti lo mettono fra i favoriti e lui vuole tornare in vetta al ranking; questa è un’ottima occasione per rosicchiare punti ai suoi avversari rimasti davanti alla tv.

Henrik Stenson è un altro dei papabili alla vittoria. Lo svedese vanta già un titolo in questo confronto, conquistato nel 2007. Sulla carta è il migliore in campo, ma dopo l’ubriacatura di vittorie dello scorso anno, non ha ancora fatto vedere meraviglie. Per lui, che guida il girone Bobby Jones, le danze si aprono con Kiradech Aphibarnrat, 25enne tailandese, uno dei migliori giocatori asiatici del mondo, numero 67 del World Ranking, entrato in gara grazie alle illustri defezioni. Girone tosto, anche questo, che annovera, fra gli altri, Webb Simpson, Thongchai Jaidee, Jason Day, Brandts Snedeker e Steve Stricker, che torna in campo dopo 5 mesi di assenza.

Il girone Sam Snead infine vede al vertice lo statunitense Zach Johnson, 38 anni fra pochi giorni, al tee della uno con il sudafricano Richard Sterne, numero 65 del mondo. Di questo girone fanno parte il campione match play 2012 Hunter Mahan; il nord-irlandese Graeme McDowell, vincitore del match play Volvo 2013; Bubba Watson, fresco numero uno al Northern Trust Open della scorsa settimana; l’attuale numero 8 del mondo Dustin Johnson.

L’anno scorso nel deserto di Sonora è anche nevicato, ma questa settimana le previsioni sono buone, sole e grande escursione termica fra notte e giorno. L’appuntamento è di quelli che contano. Sky 2 Sport HD offre un’ampia copertura, a partire dalle 18 di oggi e mette in pista il suo commentatore di punta Silvio Grappasonni.

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