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Golf: Manassero ci riprova in Malesia e Tiger all’Arnold Palmer Invitational

Il giovane golfista italiano corre per ripetersi al torneo di Kuala Lumpur, già conquistato nel 2011 quando aveva 17 anni – Tiger Wood punta a un nuovo record a Orlando: vincere lo stesso torneo per ben otto volte, ma occhio alla concorrenza.

Golf: Manassero ci riprova in Malesia e Tiger all’Arnold Palmer Invitational

Matteo Manassero è in Malesia, in corsa per il titolo a Kuala Lumpur, conquistato nel 2011 a soli 17 anni; Tiger Woods è a Orlando come campione in carica all’Arnold Palmer Invitational e per abbattere un nuovo record, quello dell’ottavo titolo in un medesimo torneo. Insomma questa settimana il golf mondiale percorre strade diverse, ma tutte molto interessanti.

Il tour europeo è in Asia per il Maybank Malaysian Open al Kuala Lumpur Golf and Country Club, dove oltre 150 giocatori danno l’assalto a un montepremi di 2,750 milioni di euro. In prima fila c’è Matteo Manassero, 20 anni il prossimo 14 aprile e sei chili in meno da portare a spasso. “Ho fatto molta corsa e e allenamento – dice il campione italiano sul sito dell’European Tour – e ora sto cercando il potenziamento muscolare. Da quando sono dimagrito l feeling sullo swing è un po’ diverso e a volte muovo i fianchi troppo in fretta, ma è bello perché mi sento meglio e riesco a produrre più velocità, che è quello su cui sto lavorando”. L’obiettivo di Matteo è di allungarsi un po’, per essere più competitivo anche sul tour americano, dove i campi sono interminabili e il drive domina la scena. D’altra parte il golf sta diventando sempre più atletico e la simpatica pancetta di Matteo era più adatta a un cinquantenne sul viale del tramonto che a un adolescente in procinto di conquistare il mondo, ammirarlo in questo “new-look” sarà divertente e interessante.

I candidati al podio in Malesia sono parecchi, primo fra gli altri il numero tre al mondo Luke Donald, che debutta per la prima volta a Kuala Lumpur; seguono il sudafricano Charl Schwartzw e l’irlandese Padraig Harrington. In campo anche Edoardo Molinari, con la speranza di vederlo tornare ai livelli di gioco cui aveva abituato il suo pubblico qualche anno fa.

Dall’altra parte del mondo il Pga Tour è ancora in Florida, per l’ultimo torneo in questa nazione degli Usa: l’Arnold Palmer Invitational. La star è ancora una volta Tiger Woods che a Orlando arriva sulle ali della vittoria di Miami, di due settimane fa e del nuovo amore con la campionessa di sci Lindsey Vonn. La love story, ufficiosa da mesi, è diventata ufficiale qualche giorno fa quando Tiger ha deciso di dare l’annuncio sul suo sito, con tanto di foto in varie pose con la bellissima 28enne americana. Il campionissimo sembra trovare nella relazione con l’altro sesso la spinta necessaria a vincere anche nel golf e questo fa ben sperare per la sua stagione sportiva e per il torneo di questa settimana. Sperando, naturalmente, che l’idillio duri almeno fino a dicembre. Pare che a Miami la reginetta delle nevi abbia accompagnato Tiger, dormendo sul suo yacht e infatti lui, così accudito, ha subito vinto. A Orlando, al Bay Hill Club & Lodge, Woods arriva da campione in carica e da questo torneo, lo scorso anno, partì la sua risalita verso il successo. Se vince anche questa settimana è il suo ottavo titolo in una stessa gara del Pga Tour, un record detenuto solo da Sam Snead, un’ennesima barriera infranta per la tigre.

A contendergli il podio ci sono i grandi protagonisti delle ultime stagioni di golf. Primo, fra gli altri, Brandt Snedeker, numero uno nella classifica della Fedex davanti a Woods, finalmente in pista dopo cinque settimane di sosta, per un problema muscolare allo costole. In secondo piano, ma sempre “pericoloso” Keegan Bradley che molti commentatori ritengono pronto per una nuova e importante vittoria. Seguono Justin Rose, Phil Mickelson, Sergio Garcia, Webb Simpson, Ernie Els, Graeme McDowell, Lee Westwood che torna a Orlando dopo cinque anni e per la prima volta da quando vive in Florida. Insomma in gara c’è ancora una volta il gotha del golf mondiale, con una sola eccezione. Brilla per la sua assenza il numero uno al mondo Rory McIlory che, da quando ha raggiunto la vetta, centellina le sue apparizioni. Questa settimana però, restando a casa si gioca il trono: se Tiger vince lo scettro torna nelle sue mani e portarglielo via non sarà tanto facile. Dopo una serie di apparizioni deludenti Rory vuole lavorare ancora sul suo swing, in modo da essere pronto per il Masters, la gara che tutti aspettano e che tutti sognano di vincere, il primo Major dell’anno, il più ambito dopo il British Open. Giocare poco però non è mai una buona premessa, vedremo se Rory saprà smentire questa statistica.

Il torneo che comincia oggi è di beneficenza, ma porta molti punti per la classifica della FedExCup e mette sul piatto 6,2 milioni di dollari. Il tempo non promette bene, l’importante però è che i green non si allaghino e che i giocatori possano scendere comunque in campo, allora vento e pioggia non faranno che rendere più interessante la sfida.

Per i telespettatori italiani questa settimana c’è l’imbarazzo della scelta, su satellite la mattina prestissimo è possibile seguire la Malesia, mentre la sera si passa al torneo americano.

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