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Golf, Francesco Molinari debutta ai Playoffs

Si comincia oggi con il Barclays Championship a Long Island, a pochi chilometri da New York City – Molinari parte dalla posizione 105 e, se vuole giocare anche i prossimi appuntamenti, deve ottenere un buon piazzamento in questa prima prova, in modo da rientrare nei primi cento

Francesco Molinari debutta ai Playoffs, i quattro tornei finali della stagione americana che mettono in palio complessivamente circa 60 milioni di dollari e che procedono per eliminatorie fino all’ultimo incontro. Si comincia oggi con il Barclays Championship, sul Black course del Bethpage State Park, a Long Island, a pochi chilometri da New York City. Il tracciato è un lungo par 71 di 6.700 metri circa progettato per mettere a dura prova il gioco dei campioni. I qualificati per questa gara sono i primi 125 giocatori in classifica Fedex, fra loro l’azzurro, che da un paio d’anni milita stabilmente sul Pga Tour.

Molinari parte dalla posizione 105 e, se vuole giocare anche i prossimi appuntamenti, deve ottenere un buon piazzamento in questa prima prova, in modo da scalare almeno una decina di posti in classifica e rientrare nei primi cento. I Playoffs infatti funzionano così: 125 sono i giocatori ammessi alla prima gara, dopodiché si riscrive la classifica Fedex e si limita a cento giocatori il field per la seconda prova, il Deutsche Bank Championship, dal 2 al 5 settembre a Boston.

La stessa cosa avviene alla gara successiva, il BMW Championship, dall’8 all’11 settembre, dove i giocatori ammessi sono 70. Per il quarto torneo, il Tour Championship, dal 22 al 25 settembre, i giocatori diventano 30 e i punteggi vengono riassegnati con un nuovo criterio in modo da dare a tutti l’opportunità di vincere la classifica annuale. Al termine di questa prova viene distribuito anche il bonus annuale da 30 milioni di dollari, dieci milioni dei quali vanno al primo, cioè al vincitore della stagione golfistica statunitense. Si tratta di una corsa per la sopravvivenza come quelle delle tartarughine verso il mare, ma in ballo ci sono soldi, sponsor e prestigio internazionale.

L’evento di Long Island è anche un gran galà, dove sfilano i migliori giocatori del mondo, a partire da Jason Day, Dustin Johnson, Jordan Spieth e Rory McIlroy, cioè il gruppo di testa del world ranking. In pista troviamo poi Justin Rose e Henrik Stenson, rispettivamente medaglia d’oro e d’argento alle Olimpiadi. In questo ristretto gruppo stanno anche i grandi favoriti dell’appuntamento: Day è il campione in carica, quest’anno ha vinto tre tornei e attualmente è numero uno del mondo e numero uno in classifica Fedex; Johnson nel 2016 ha vinto il suo primo major, lo Us Open e ha trovato finalmente la sicurezza necessaria a compiere un salto di qualità; Spieth non si è più ripreso dopo la delusione del Masters e spera di riscattarsi in zona cesarini; Rory sul non ha ancora innescato la marcia giusta e, a 27 anni, ha bisogno di ritrovare un po’ della smalto che a 25 anni gli aveva già fatto vincere quattro major.

Fra i favoriti anche Stenson, il gigante svedese che non smette mai di stupire, per il suo straordinario carattere e la maturità del suo gioco. Quest’anno è stato protagonista di due delle più belle partite che si siano mai viste: il duello con Phil Mickelson per l’Open Championship e quello con Rose per la medaglia d’oro. Infine Justin, a Rio, è apparso in forma come non mai, anche se in classifica Fedex, per ora, è solo 51esimo. Ci sono grandi attese anche per l’australiano Adam Scott, al momento terzo in classifica Fedex; Phil Mickelson, ottavo; Matt Kuchar, 18esimo e medaglia di bronzo alle Olimpiadi. Il montepremi della gara è di 8,5 milioni di dollari; 1,5 milioni per il primo.

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