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Gli ebook li leggeremo sull’orologio

Ci penserà Spritz, un tool per la lettura veloce che permetterà di leggere un libro anche su una piccola superficie grazie all’intuizione di un imprenditore di Boston come Waldman che ha inventato un software adatto alla lettura su spazi ridotti – Un libro potrà essere letto su un orologio oppure ascoltato e l’ediitoria digitale sarà rivoluzionat

Gli ebook li leggeremo sull’orologio

Spritz = fast-reading

Non è uno scherzo né per il “leggerli” né per “Spritz”, che è notoriamente un cocktail. Presto si potranno leggere gli ebook sui  nuovissimi smartwatch, come l’Apple Watch, che il mercato fa ancora fatica a premiare. Già il leggere su uno spazio di 38 o 42 mm appare un’impresa estrema. Leggere un libro intero, …appare veramente una sfida per Jason Bourne. E invece sarà possibile farlo! Lo si deve a un’intuizione di Frank Waldman, un cinquantacinquenne di Boston imprenditore seriale con il pallino della tecnologia. Waldman con i suoi soci ha sviluppato un software per leggere su superfici nane.

Waldman si è ispirato a un concept già conosciuto. È quello che è nei display a led con parole scorrevoli che servono, per esempio, per visualizzare le quotazioni di borsa o per comunicare le ultime notizie. Ce ne sono parecchi a Times Square. Si tratta di dispositivi con parole che scorrono a velocità costante su un’area a dimensione fissa, anche di estensione ridotta, ma comunque adatta ad accogliere comodamente una stringa di almeno 20 caratteri a dimensione ben leggibile. Ci sono altri svariati metodi, basati su un principio simile, che promettono miracoli con la lettura.

Uno di questi è Velocity un app per iPhone e sistemi iOS che si basa sulla tecnica della RSVP (Rapid Serial Visual Presentation), una tecnica sviluppata soprattutto per curare la dislessia e perfezionata dalla Stanford University. Velocity supporta molte lingue tra cui l’italiano. Basta copiare il contenuto di un testo negli appunti dell’iphone e chiedere a Velocity di visualizzarlo parola per parola a una velocità stabilita.

Applicare la tecnica di Velocity a un libro significa girare un grosso interruttore nel nostro cervello: bisogna abbandonare l’idea di pagina, dello sfogliare e addirittura non ci sono più righe, paragrafi e frasi. Praticamente tutto quello che determina la forma libro viene meno; c’è solo l’essenza primaria del libro: le  parole che lo compongono; parole che il nostro cervello deve cogliere e assemblare per formare un significato. Con Velocity lavorano solo gli occhi, piuttosto “super-lavorano” perché la cadenza della lettura è data non dal nostro cervello, ma dalla macchina, motorizzata dal software, così come avveniva all’operaio in Tempi Moderni. Ma veniamo a Spritz che differisce sottilmente da Velocity, ma anche sostanzialmente perché efficienta il meccanismo di lettura.

 

Il fast-reading di Sptitz

La tecnologia di Spritz si chiama ORT (Optical Recognition Point) ed è stata lanciata nel febbraio 2014. Spritz non è né un’applicazione né un tool pronto per l’uso, ma un SDK, cioè un kit di sviluppo software assimilabile a Swift o a Java. Spritz, per il momento, supporta le seguenti lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e coreano, ma altre lingue, ci assicura la start-up di Boston, sono in fase di rilascio. Si spera anche l’italiano.

Nel mondo del web e delle app, Spritz ha già avuto un ottimo impatto. Ci sono più di 1000 testate online che lo usano, tra queste “Huffington Post”, “Suddeutsche Zeitung”, “Financial Times”, “Washington Post”, “Bild” solo per citarne alcune.

Spritz si è presentato al mondo come un tool per la lettura veloce. In effetti è questo bisogno che va a soddsfare. Infatti comprime e ottimizza i tempi di lettura eliminando le fasi morte della lettura tradizionale, prima fra tutti il tempo necessario a spostare gli occhi da una riga al’altra e da una parola all’altra. Si calcola che l’80% del tempo di lettura se ne va nel muovere gli occhi sulla pagina per afferrare il punto di riconoscimento della parola.

Le due tecniche di lettura rapida, pur adottando lo stesso modello di scorrimento a velocità variabile delle parole entro un’area definita, adottano differenti soluzioni per il posizionamento della parola. In Velocity (RSVP) le parole sono centrate nel box di lettura, in Spritz (ORT) invece si incardinano su un unico punto fisso di riconoscimento.

Il cuore di Spritz consiste nell’indirizzare lo sguardo costantemente su un unico punto fisso – definito punto ottico di riconoscimento (ha l’aspetto di un mirino) – all’interno dell’area di visualizzazione (detta Spritz box o Redicle/Reticolo). In corrispondenza del punto di risconoscimento un carattere, che compare in rosso, funge da pivot per il dislocamento ottimale delle altre lettere della parola. Il dislocamento avviene secondo un preciso algoritmo di ottimizzazione ottica per ciascuna lingua supportata. Le parole si scambiano sul punto di riconoscimento alla velocità definita dal lettore (da 100 a 1000 parole al minuto, wpm – word-per-minute). Lo sguardo deve catturare le parole al volo come può avvenire solo in un videogioco. In effetti Spritz ha una componente di sfida come in un videogame.

 

Le conseguenza di Spritz

Veramente geniale. Spritz avrebbe fatto impazzire Leonardo da Vinci che aveva una fissa per i congegni impossibili da realizzare. Ma la faccenda più che di genio sa di tortura per chi la deve mettere in pratica. In realtà non è così. Coloro che hanno superato il punto di abbandono e i risultati di una ricerca condotta su 1000 lettori dalla Penn Schoen Berland (PSB), una società di ricerche di mercato e di pubbliche relazioni, assicurano che si può veramente leggere molto di più in un’unità di tempo senza sacrificare la comprensione del testo. Appunto la comprensione del testo, alla fine è questo che importa.

Quest’ultima precisazione, verificata dalla ricerca citata, è di grandissima importanza. Resta quindi il vantaggio di leggere di più in una unità di tempo. Non è un risultatao da poco, considerando che il tempo è una delle poche risorse di cui c’è scarsità e che tutti i media competono per assicurarsi il tempo e l’attenzione dei consumatori. Un aumento della produttività dell’attività di leggere può significare per gli editori e gli scrittori recuperare lo spazio temporale eroso da altri e più attraenti forme di svago o di apprendimento, che certo non mancano nell’offerta di oggi.

Per meno di due euro si possono scaricare app per smartphone e tablet, “powered by Spritz”, per leggere il contenuto di qualsiasi sito web, impostando ben 40 diverse velocità di scorrimento di parole al minuto. Una persona normalmente legge dalle 200 alle 250 parole al minuto. Con questa app, dopo un certo allenamento si può giungere a leggere fino a 1000 parole al minuto. Come ha scritto “The Huffington Post” in 77 minuti si può leggere Harry Potter e la pietra filosofale (circa 300 pagine) quando normalmente ne occorrerebbero una decina.

Mi piacerebbe vedere che cosa rimane della Fenomenologia dello spirito di Hegel dopo 20 ore di lettura a 1000 parole al minuto! Per quest’opera, colossalmente complessa, utilizzeremo ancora, per molto tempo, il libro. Anche perché Spritz, a detta del suo stesso ideatore, non è inteso per sostituire la lettura tradizionale né quella sullo schermo, ma è inteso per offrire un’opzione in più. Quella, appunto, di permettere la lettura in determinati contesti sfavorevoli a questa attività come quando si è in mobilità e si ha la necessità assoluta farsi un’idea su un contenuto in mancanza assoluta di tempo per considerarlo esaustivamente. Si tratta di situazioni non completamente idonee alla lettura tradizionale e ce ne sono molti di queste contingenze.

 

ReadMe

Ancor più interessante per chi intenda leggere testi di una certa estensione è l’applicazione, per iOS e Android, ReadMe, una libreria di ebook ed epub da leggere con la tecnica di Spritz. ReadMe è una vera e propria applicazione per leggere ebook con l’opzione di attivare Spritz per l’intero documento o per parti di esso. Supporta qualsiasi ebook privo di DRM e ha un costo annuale di 4,99 euro; si può optare anche per un abbonamento mensile a 0,99 centesimi.

Attivare Spritz è semplicissimo, basta trascinare un mirino su una parola del testo in una pagina, che appare come in un lettore standard di ebook, e quindi toccarlo. La pagina si schiarisce, pur restando ancora leggibile, e al centro compare la Spritz box con le sue funzioni (regolazione delle wpm, stop, pausa, play). Le pagine di sfondo si aggiornano come Spritz arriva alla parola della pagina successiva. Una dicitura collocata in basso a destra sulla pagina informa sul tempo trascorso dall’avvio di Spritz e sul tempo necessario a completare il capitolo e l’intero libro. La versione di ReadMe per smartwatch non esiste ancora. Vale comunque un giro. Intanto potete guardarvi questo video.

 

Leggere sullo smartwatch

Come molte tecnologie, Spritz nasce con uno scopo e finisce per servirne un altro. Lo scopo che può veramente costituire il “bread & butter” di Spritz è quello di consentire la lettura sugli smartwatch di testi che non siano solo notifiche di Facebook, tweet, messaggini e titoli del NYTimes o di altra testata giornalistica. Sugli smarwatch, a differenza degli altri device, non esiste alcuna alternativa a Spritz. O meglio ci sarebbe, come vedremo, ed è quella di ascoltare i testi piuttosto che leggerli. Per il leggerli, però, l’unica soluzione immaginabile al momento sono app specifiche motorizzate da Spritz.

Frank Waldman, il co-fondatore di Spritz, non manca certo d’intuizione ed ha immediatamente stretto un accordo con Samsung per integrare Spritz nella linea di smartwatch Gear2. Il “Financial Times ha già iniziato ad utilizzarlo su questo device per il suo FastFT.

In realtà siamo ancora in un fase “stealth mode”: non c’è ancora niente sul mercato perché si sta ancora lavorando ai concept e alla messa a punto dei primi prototipi, ma già qualcosa inizia a vedersi ed è convincente davvero.

Farago design, una società di design industriale di New York, ha sviluppato alcuni prototipi per la lettura di 1984, il famoso romanzo di Orwell, su Apple Watch e sui dispositivi concorrenti. Il risultato impressiona: nella parte superiore dello schermo compare la Spritz box, sotto la porzione di testo che riesce a entrare nello spazio disponibile e che scorre verticalmente con il procedere della lettura. Le parole visualizzate nella Spritz box si evidenziano in rosso nel testo sottostante così da indicare il contesto che si sta attraversando. Questo video mostra bene come lavorerebbe l’app di Farago.

 

Ascoltare sullo smartwatch

L’alternativa sempre più convincente al leggere, stando ai dati che arrivano sul successo degli audiolibri e del podcast, è ascoltare. Ascoltare su un dispositivo mobile è veramente la cosa più semplice di questo mondo. Esistono le app native che sono eccellenti, esiste il tool di Audible che è superbo e permette ascolti multipli senza che l’attivazione di un brano azzeri il punto di arrivo dell’altro. Si può ascoltare un libro e interromperlo per ascoltare un magazine come il “New Yorker”, poi passare al “New York Times” per, infine ritornare, al libro e riprenderlo dal punto in cui si era lasciato. Nel frattempo, tutti i dispositivi saranno sincronizzati con l’attività dell’ultimo utilizzato. Si può quindi facilmente effettuare l’handoff, cioè proseguire su un device quello che si è iniziato su uno differente.

Ascoltare il parlato crescerà enormemente nel prossimo futuro oltre ogni nostra immaginazione. Per di più l’impossibilità di scrivere sui wearable incoraggerà la memorizzazione vocale di memo, comunicazioni, messaggi brevi, email e altre forme di relazione, un tempo scritta. La memorizzazione vocale di questi materiali è già un’attività tanto semplice quanto quella di ascoltarli. Inoltre registrare il proprio pensiero o punto di vista è un atto molto più rapido e personale che scriverlo con una qualsiasi tastiera.

Certo gli smartwatch non supportano ancora le cuffie per ascoltare. Ma non è una liberazione quella dalle cuffie? Isolano irrimediabilmente dal contesto, si impigliano nelle sporgenze, si ammatassano e irritano padiglione auricolare. Se poi sei in cuffia puoi non sentire di avere vinto alla lotteria un milione di euro. Che cosa c’è di più bello che farsi leggere a voce alta e ascoltare il suono delle parole?

Per ora l’app Musica di Apple Watch non è che un telecomando dell’applicazione su iPhone. È l’iPhone che emette il suono e gestisce il brano. Presto, però, ci saranno dell’app che utilizzeranno il diffusore del watch e allora lo scenario cambierà. Ascolteremo in relax un libro scaricato da Audible e interpretato come a teatro. A quel punto tecnica e arte s’incontreranno in una piacevole sintesi che metterà d’accordo umanisti e scienziati.

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