Condividi

Giuseppe Penone: “uomo e natura” in mostra a Los Angeles

Una mostra “Foglie di bronzo” di sculture e disegni di Giuseppe Penone a San Francisco, Gagosian dal 12 settembre al 9 novembre 2019. Sostenitore del movimento radicale dell’Arte Povera – che iniziò in Italia negli anni ’60 – utilizzò materiali “poveri” e non convenzionali come il suolo o la materia vegetale per evocare un’era preindustriale e sottilmente criticare i sistemi di industrializzazione, meccanizzazione e arte.

Giuseppe Penone: “uomo e natura” in mostra a Los Angeles

Penone utilizza oggetti del mondo naturale per documentare la relazione intrecciata tra uomo e natura in evoluzione su una linea temporale macroscopica e geologica.

Le prime opere di Penone includevano sculture site-specific situate nei boschi intorno alla sua città piemontese – l’inizio di un fascino decennale con l’arborea che è ancora prevalente nelle sue opere oggi.

Questa mostra presenterà una selezione di opere in bronzo, pietra e marmo che illustrano la capacità di Penone di trasporre senza soluzione di continuità modelli creati dall’uomo e naturali. In foglie di tè (2008), una coppia di polmoni in bronzo a forma di ramo emerge da una parete di foglie di tè a griglia metallica, creando un legame diretto tra la respirazione delle piante e l’inspirazione e l’espirazione del respiro umano. Sculture autoportanti come il fogliame in bronzo fuso di Pensieri di foglie (Thoughts of Leaves) (2014–17) confrontano le tracce fatte dalla mano dell’artista con i segni degli agenti atmosferici e degenerativi fatti su piante e minerali mentre vengono lasciati agli elementi.

In un gruppo di lavori su carta dal 2015 al 16 in acquarello, caffè e matita, Penone esplora ulteriormente i punti di connessione e separazione simultanea posti nelle geometrie organiche di Pensieri di foglie. Le lastre di marmo sospese di Corpo di pietra – rami (2016), in cui i ramoscelli di bronzo si estendono dalla pietra venata bianca, suggeriscono la lenta crescita di un elemento dall’altro. Il penone posiziona il tempo come agente trasformativo, usando la marcatura poetica e indicativa per tracciare minuziosamente i processi involontari come la respirazione, la crescita e l’invecchiamento. Sfoca la distinzione tra vita umana, botanica e minerale, dando forma alla loro convivenza.

Giuseppe Penone è nato nel 1947 a Garessio, in Italia, e vive e lavora a Parigi e Torino, in Italia. Le collezioni includono il Louvre Abu Dhabi; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Metropolitan Museum of Art, New York; e Museum of Modern Art, New York. Le mostre includono Musée des Arts Contemporains du Grand-Hornu, Belgio (2010); Disegni e sculture, Museo De Pont, Paesi Bassi (2010); 22 Opere a Versailles, Château de Versailles, Francia (2013); Idee di pietra (Idee di Pietra), Madison Square Park, New York (2013-2014); Being the River, Repeating the Forest, Nasher Sculpture Center, Dallas (2015); Saluti croisés, Musée cantonal des Beaux-Arts de Lausanne, Svizzera (2016); Anafora, Reggia di Venaria Reale, Italia (2016); Matrice / Matrix, Palazzo della Civiltà Italiana, Roma (2017); e Un albero nel bosco, Yorkshire Sculpture Park, Wakefield, Inghilterra (2018). Nel 2017, Germination, un’installazione scultorea permanente site specific di Penone per il Louvre Abu Dhabi, è stata presentata all’inaugurazione del museo.

Commenta