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Giro: Uran sempre in maglia rosa, ma Quintana e Pozzovivo lo staccano

La tappa di Oropa è stata vinta da Enrico Battaglini che ha beffato tutti nella volata finale – Il Giro, sempre piú aperto, affronta oggi la difficile ascesa di Montecampione.

Giro: Uran sempre in maglia rosa, ma Quintana e Pozzovivo lo staccano

L’altro giorno nella crono di Barolo Rigoberto Uran pareva il nuovo Rambo del Giro. Ieri sulle rampe di Oropa, sul terreno congeniale per uno scalatore di fama come il colombiano in maglia rosa, e successo quello che non ti aspetti. Scattava Pozzovivo, un colpo di frusta al drappello degli uomini di classifica. Rispondeva quasi immediatamente Quintana. Kelderman, Maika e poi anche Aru cercavano di chiudere il buco. Chi e apparso subito in difficoltà era proprio Uran che non cambiava passo e si accontentava di stare alle ruote di Cadel Evans che in salita non e mai stato un fulmine. Si capiva su queste strade, che ricordano una delle imprese piú memorabili di Pantani, che il Giro resta aperto e che e ancora lontano dall’aver trovato un padrone assoluto, come lo fu Nibali l’anno scorso. Uran al traguardo giungeva 25″ secondi da Quintana che distanziava di due secondi un Pozzovivo sempre più convinto di poter giocare un ruolo importante in questo Giro. Persino Evans, che pure non ha brillato, riusciva a rosicchiare 5″ sprintando al colombiano. Non è stata la fine del mondo, Uran resta in maglia rosa e oggi nella tappa di Montecampione ha subito la possibilità di dimostrare che quella di Oropa e stata solo una giornata storta che può capitare nel corso di un Giro. Ma di certo in casa dell’Omega Pharma Quick Step e suonato il primo campanello di allarme in una tappa che sulla carta doveva portare vantaggi e non ritardi per Uran. 

La lotta per la maglia rosa non deve però far passare in secondo piano la bella vittoria di Enrico Battaglia, un bis consecutivo per la Bardiani dopo il successo di venerdì di Canola: una vittoria voluta e meritata con uno spettacolare recupero finale che beffava Dario Cataldo che ormai pensava di aver vinto dopo aver distanziato di forza il colombiano Pantano. Era l’epilogo di una tappa che ha avuto due corse parallele: quella per la maglia rosa tra gli uomini in classifica sempre dietro, una ventina di corridori in fuga dall’inizio sempre davanti con Pierre Rolland che ancora una volta si esibiva in un assolo sulla salita verso Bielmonte in compagnia di Hesjedal. Un’azione un po’ velleitaria che alla fine come risultato dava ai due che non sono dei Carneadi (Hesjedal ha vinto un Giro, il francese hai trionfato sull’Alpe d’ Thiene al Tour) una manciata di secondi su Quintana è qualcosa di più su Uran .

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