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Giro: Greipel conquista tappa e maglia rosa

Il velocista tedesco precede Ferrari e Stuyven sul traguardo di Tortoli: è la sua settima vittoria al Giro. Prima maglia rosa per il Gorilla ma anche prima maglia azzurra degli scalatori per un corridore di colore, l’eritreo Teklehaimanot. Oggi terza e ultima tappa in Sardegna, tutta piatta per sprinter.

Giro: Greipel conquista tappa e maglia rosa

Beffati nella prima tappa a Olbia dall’inatteso allungo di Lukas Postlberger, i velocisti del Giro si sono subito ripresi la rivincita sul traguardo della seconda frazione, anche se c’era l’ascesa agli oltre mille metri di Sella Gilana, seguita però da venti km finali di discesa che hanno agevolato il riformarsi del gruppo in vista dell’arrivo di Tortoli. Qui ha esploso tutta la sua potenza André Greipel, che con la tappa, grazie al gioco degli abbuoni, conquista anche la sua prima rosa. Secondo Ferrari, terzo il belga Jasper Stuyven. Gaviria e Ewan, i più temibili rivali di Greipel negli sprint di questo Giro, si sono ostacolati a vicenda perdendo la possibilità di contrastare la vittoria del Gorilla tedesco. Per Greipel, al suo quinto Giro d’Italia, è la settima vittoria nella corsa rosa. La prima risale al 2008 nella 17esima tappa da Sondrio a Locarno. Nel Giro dell’anno scorso fece addirittura una tripletta ma dopo il terzo successo a Bibione abbandonò la corsa alla chetichella, quand’era anche maglia rossa di leader della classifica a punti con la scusa di dover preparare il Tour. Un gesto che suscitò polemiche tanto più che nella corsa francese Greipel non andò oltre a una striminzita vittoria surclassato dal dominio nelle volate di Mark Cavendish. Venerdì Postlberger, ieri Greipel: il Giro, nelle sue prime due tappe, veste di rosa per la prima volta giovani semisconosciuti come l’austriaco e vecchi volponi come il Gorilla tedesco. Anche sul fronte della maglia azzurra degli scalatori c’è la prima leadership storica di un corridore di colore, Daniel Teklehaimanot. Già maglia a pois per qualche giorno al Tour, l’eritreo l’ha conquistata passando per primo sul Gennargentu.

Nei quartieri alti di chi il Giro lo può vincere nulla da segnalare: Quintana e Nibali hanno spesso pedalato appaiati molto attenti, nel forte vento che soffiava,  a evitare cadute. Tra i papabili a entrare nella top ten momenti d’ansia solo per Ilnur Zakharin, obbligato a una furiosa rincorsa per rientrare in gruppo, aiutato dai compagni della Katusha, dopo un incidente meccanico che l’aveva attardato di oltre mezzo minuto. Oggi terza ultima tappa sarda del Giro, 148 km tutti piatti tranne un breve strappo a Capo Boi dove c’è da scommettere che a transitare per primo sarà la maglia azzurra di  Teklehaimanot. Per la vittoria finale sarà battaglia tra i big dello sprint. Poi, dopo il riposo di lunedì per il trasferimento in Sicilia, ci sarà l’Etna a fare la prima vera selezione in classifica.

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