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Giro d’Italia: tappa a Benedetti ma la classfica parla sloveno

Jan Polanc è la nuova maglia rosa con oltre 4 minuti sul connazionale Roglic – Lopez e Landa recuperano 28” sui big – Oggi arrivo a in altura 2247 di Ceresole Reale

Giro d’Italia: tappa a Benedetti ma la classfica  parla sloveno

A Pinerolo vince un italiano, Carlo Benedetti, che a 32 anni coglie la sua prima vittoria in carriera. Ma mai come in questa edizione va di moda la Slovenia con due sloveni per la prima volta ai primi due posti della classifica generale. Di Primoz Roglic, sloveno diTrbovlje, si sa ormai tutto, è qui per vincere il Giro, ha già dominato due tappe, ha indossato la maglia rosa da Bologna fino a Pesaro quando l’ha passata a Valerio Conti. Di Jan Polanc, sloveno di Kranj, classe 1992, invece ci si era un po’ dimenticati anche se aveva già vinto due tappe al Giro, nel 2015 all’Abetone e nel 2017 scalando in solitario l’Etna. Per rinfrescare la memoria a tutti è da ieri la nuova maglia rosa, bravo a inserirsi nella fuga che ha determinato l’ordine di arrivo di PineroIo, mantenendo al traguardo un vantaggio di oltre 8 minuti sul gruppo di Roglic, Nibali, Mollema e Yates. Classifica rivoluzionata con Polanc ai vertici seguito a 4’07” Roglic.

La Cuneo-Pinerolo era la prima tappa in cui il Giro affrontava la vera montagna con il primo Gpm di prima categoria di questa edizione. Niente di simile a quella del Giro 1949, resa celebre dalla leggendaria cavalcata di Coppi scalando la Maddalena, il Vars, l’Izoard, il Monginevro e il Sestrière. Altri tempi. Ieri nessun mitico colle, tanto meno un’impresa memorabile, ma è bastato il Montoso, un’inedita salita dalle pendenze anche a due cifre, per riportare tutti i big nei quartieri alti della classifica. Valerio Conti, giunto a 10’37” da Benedetti, non è riuscito a difendere la maglia rosa che portava da sei giorni dalla tappa di San Giovanni Rotondo, retrocedendo al terzo posto a 4”51” da Polanc: un cambio di leadership comunque all’interno dello stesso team, l’Uae Emirates.

Nel remake addolcito della Cuneo-Pinerolo nessuno assolo ma due corse in una: davanti i 25 protagonisti della fuga, dietro il gruppo con i big che a un certo punto accusava un ritardo vicino al quarto d’ora. Tutti ad aspettare il Montoso per vedere chi sarà il primo ad attaccare. Tra i battistrada il più vivace è Brambilla il cui scatto assottiglia la cordata di testa con i soli Capecchi e l’irlandese Dunbar pronti a rispondere. Sembra il terzetto vincente ma a furia di curarsi si fanno raggiungere da Benedetti e Caruso. E sono proprio questi ultimi a piazzarsi ai primi due posti disputandosi la volata finale. Polanc si piazza quinto a 25”. Intanto tra i big i primi a accendere la miccia sul Montoso sono Miguel Angel Lopez e Mikel Landa, un attacco andato a buon fine con cui i due più deludenti (con Yates) nella crono di San Marino recuperano quasi mezzo minuto a Roglic e Nibali.

Oggi il Giro scala i 2247 metri di Lago Serrù sopra Ceresole Reale. Il Giro ormai stazionerà tra vette maestose concedendo sempre meno pianura. Tappe per aquile in cui si attende anche l’acuto dello Squalo. Caleb Ewan che aquila non è ha fatto anche lui, dopo Viviani, le valigie ed uscito dal Giro lasciando il ricordo di due sprint vincenti.

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