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GIRO D’ITALIA – Gerrans in rosa ma Aru tallona Contador

GIRO D’ITALIA – Nella crono a squadre di Sanremo vince il team australiano dell’Orica – Al secondo posto la Tinkoff-Saxo del campione spagnolo ma il nostro Aru limita a soli sei secondi il ritardo dal “Pistolero”, superfavorito per la vittoria finale – Più indietro per ora Uran, Porte e Pozzovivo.

GIRO D’ITALIA – Gerrans in rosa ma Aru tallona Contador

Il Giro resta in Liguria puntando oggi su Genova: tappa, la seconda che parte da Albenga per 177 km., del tutto priva di difficoltà che sulla carta non dovrebbe cambiare i piccoli ma significativi distacchi tra i favoriti fissati dalla crono a squadre di ieri vinta dall’australiana Orica Green Edge. In maglia rosa è Simon Gerrans, un canguro cui porta bene l’aria di Sanremo e che in particolare conosce bene il Lungomare Italo Calvino dove nel 2012 bruciò Cancellara e Nibali aggiudicandosi la classicissima di primavera. L’Orica, forte di formidabili passisti come Michael Matthews e lo stesso Gerrans, da qualche anno è abbonata ai successi nelle crono a squadre: sbalordì tutti al Tour 2013 volando sulla Promenade des Anglais di Nizza; si è ripetuta l’anno scorso al Giro nel ”vernissage” irlandese di Belfast. 

Dietro agli australiani si è piazzata a 7” di distaccoo la Tinkoff-Saxo di Alberto Contador che non ha perso tempo per accumulare una manciatina di secondi nei confronti dei suoi rivali più accreditati: sei su Aru, brillante terzo, con l’Astana; 13” su Rigoberto Uran, quarto con l’Etixx-Quick Step; ben 20” su Richie Porte, protagonista con la Sky – soltanto nona – di una prestazione sotto tono. Peggio di Porte ha fatto Pozzovivo, per citare un altro italiano con ambizioni da podio, che con la Agr2-La Mondiale si è classificato 17esimo a 48” dall’Orica: ripartirà oggi per Genova con un ritardo di 41” da Contador. E quello del corridore lucano è il risultato negativo più sorprendente nella giornata inaugurale. Ma è presto per stilare classifiche. Il “fight for pink” è appena iniziato. Contador è il super favorito. Ma Aru c’è. Attendiamo l’Abetone, al termine della sesta tappa, per i primi exit-poll del Giro meno aleatori. 

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