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Giro: Contador dà spettacolo e si riprende la maglia rosa

Il ciclista spagnolo si piazza terzo nella crono, infliggendo distacchi pesanti a tutti i suoi concorrenti e riprendendosi la maglia rosa – A vincere la tappa è il bielorusso Vasil Kiryienka, mentre Aru è stato staccato di più di due minuti.

Giro: Contador dà spettacolo e si riprende la maglia rosa

Nella crono, vinta a sorpresa da Kiryienka, l’asso spagnolo infligge distacchi pesanti a tutti i suoi avversari di classifica. Aru si difende come può ma perde 2’47”. Delude anche Uran mentre Porte affonda nelle retrovie. Oggi primo assaggio di Dolomiti con l’arrivo a Madonna di Campiglio.

Quello che a Jesolo la sfortuna gli aveva tolto per una caduta, Alberto Contador se l’è più che ripreso con gli interessi con la forza delle sue gambe nei quasi 60 km della crono di Valdobbiadene: uno show sotto la pioggia del campione spagnolo che, pur giungendo terzo a 14” dal bielorusso Vasil Kiryienka, ha tramortito tutti gli avversari di classifica infliggendo distacchi pesanti, forse decisivi per gli esiti finali del Giro d’Italia. Aru, in maglia rosa per la prima volta, si è difeso, ce l’ha messa tutta ma la crono, per giunta così lunga e stressante, non è la sua specialità. Al contrario il Pistolero, corridore completo, può vantare anche successi su specialisti delle corse contro il tempo come Fabian Cancellara nel Tour 2009. Aru ha visto dilatare il suo distacco a ogni rilevazione cronometrica: al traguardo ha dovuto concedere 2’47 a Contador che è tornato così leader della classifica con 2’28” sul sardo. Il suo gesto del Pistolero risfoderato sul podio fotografa la felicità di un campione più forte della sfortuna. Quanto ad Aru, l’entusiasmo del giorno prima, con il vento della fortuna che l’aveva portato in cima alla graduatoria, aveva contagiato in molti fino al punto da pensare che il leader dell’Astana potesse compiere un miracolo. Tutto sommato il sardo alla fine, pur seccamente sconfitto da Contador, ha deluso meno di altri.

Richie Porte, uno dei favoriti delle vigilia, si è perso addirittura per strada, rassegnato al suo destino di  perseguitato dalla iella in questo Giro in cui gliene sono successe di tutti i colori: svuotato più nella testa che nel fisico, il tasmaniano si è piazzato 52esimo a 4’20” dal primo. Un addio definitivo alle posizioni di alta classifica – è 17esimo a più di 8 minuti da Contador – tanto che si vocifera di un possibile suo ritiro dal Giro. Per il Team Sky un brutto colpo anche se il crollo di Porte è venuto nella giornata del trionfo del suo coequipier Kiryienka: per il bielorusso, trionfatore a sorpresa davanti a Luis Leon Sanchez, è la terza vittoria al Giro dopo quelle nel 2008 al  Monte Pora e del Sestrière nel 2011.

Anche Rigoberto Uran, altro big super gettonato per la vittoria di tappa, non ha ripetuto nelle terre del prosecco la splendida performance che fece  in quelle del barolo lo scorso anno: per  lui un modesto piazzamento, appena 23esimo con un gap di 2’31” nei confronti di Contador. Il colombiano ha rosicchiato qualcosa solo ad Aru ed è comuqnue al quarto posto della generale a 4’14” dalla maglia rosa. Dalla top five sono usciti Landa e Kreuziger mentre, grazie alla crono, sono entrati il costaricano Amador e il belga Jurgen Van den Broeck.

Con questa classifica rivoluzionata dalla crono, saldamente tornata nelle mani di Contador, il Giro affronta oggi, prima del riposo di domani, la prima tappa dolomitica con arrivo a Madonna di Campiglio e la difficile scalata al Passo Daone nel mezzo. Visto il Contador di ieri, se c’è un favorito su tutti per la tappa di questa domenica questo è proprio il Pistolero, che vuole assolutamente vincere quello che probabilmente è il suo ultimo prima del ritiro dall’attività agonistica previsto nel 2016. 

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