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Girelli: “Banca Generali è orgogliosa di confermare il dividendo: è una prova di forza”

INTERVISTA A GIORGIO GIRELLI – “La distribuzione del dividendo è il segnale della solidità di Banca Generali “- Nel 2011 utile in lieve calo, stabili i costi operativi, in crescita volumi e clienti – “I soldi Bce? Tutti nei Btp” – Avvio sprint della raccolta nel 2012.

Girelli: “Banca Generali è orgogliosa di confermare il dividendo: è una prova di forza”

“Siamo in un momento più positivo, credo però che non dobbiamo farci eccessivi autocompiacimenti, il problema vero continua a essere l’euro e vedo ancora uno scenario di turbolenza”. Giorgio Girelli, ad di Banca Generali, è moderatamente ottimista sui prossimi mesi e invita a non abbassare la guardia da una crisi che ha il suo centro nell’euro, con tutte le sue contraddizioni.

Ma alla prova dei conti, nell’emergenza Banca Generali sembra invece non esserci mai entrata. Ha scommesso sui Btp e ha avuto ragione. Ha continuato ad attrarre masse e nuovi clienti. E ora rende felici gli azionisti con la distribuzione di un dividendo in linea con quello dell’anno scorso a 0,55 euro per azione, in un momento in cui la maggior parte degli istituti finanziari sono costretti a mettere fieno in cascina per rafforzare i propri indici di solidità.

Dopo la presentazione dei conti (utile netto di 22,2 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo del 2010), il titolo si è riportato in positivo e viaggia in rialzo dello 0,83%. “Siamo molto soddisfatti di aver dato il dividendo – commenta Girelli – è una grande prova di forza, è il segnale sia della solidità della banca sia della creazione di utile, con un dividend yield che è al 5,7%, al top nel settore finanziario a livello mondiale”. Il tutto a fronte di tier 1 capital all’11,1% e un total capital ratio al 12,8% e di risultati che si basano sulla performance operativa nonostante un anno difficile per i mercati finanziari.

I NUMERI DEL 2011 I SOLDI BCE? TUTTI NEI BTP

Nel 2011 Banca Generali ha archiviato un utile netto consolidato di 73,4 milioni, in calo dell’11% sugli 82,2 milioni dell’esercizio 2010 che però aveva beneficiato di una posta fiscale straordinaria per 6 milioni di euro legata all’affrancamento dell’avviamento e degli attivi immateriali. Se si esclude questa componente, gli utili sono in flessione del 4%. Da rilevare il miglioramento della qualità della composizione dei profitti, “frutto della sensibile crescita delle voci di ricavo ricorrenti (commissioni di gestione e margine d’interesse) e dell’attenta politica di contenimento dei costi che hanno compensato il calo delle voci di ricavo fortementedipendenti dall’andamento dei mercati finanziari”, come le commissioni di performance (da 40,5 milioni di euro a 9,8 milioni di euro nel 2011, -76% anno su anno) e i ricavi da trading (da 13,2 milioni di euro a 6,7 milioni nel2011, -49,2% anno su anno).

Il margine d’interesse si è attestato a 49,1 milioni di euro in aumento del 13,4% sul 2010. Ma nel quarto trimestre si è avuta un forte accelerazione, + 33% sul terzo trimestre grazie all’aumento dei volumi dei depositi e al significativo rendimento nel portafoglio titoli, spinti dalla partecipazione ai finanziamenti Lrto della Bce. Banca Generali ha partecipato a entrambe le aste Bce (a dicembre 2011 e a gennaio 2012) raccogliendo 1,5 miliardi di euro. Tutti reinvestiti in Btp. “Abbiamo creduto nei titoli di Stato e i fatti continuano a darci ragione”, ha commentato Girelli. A fine 2011 il portafoglio d’investimenti di Banca Generali si confermava improntato alla massima prudenza, con una duration molto corta (pari circa a 1), una maturity di 2,5 e la presenza esclusiva di titoli obbligazionari senior.

CRESCONO LE COMMISSIONI DI GESTIONE

STABILI I COSTI OPERATIVI

Le commissioni lorde si sono attestate 355,1 milioni di euro, contro i 373,4 milioni di euro dello scorso esercizio (-5,6%). In crescita le commissioni di gestione: +8,4% a 281,6 milioni, nonostante la riduzione degli attivi a causa della crisi dei mercati, che hanno compensato la sensibile contrazione delle commissioni di performance da 40,5 milioni di euro a 9,8 milioni (-75,8%anno su anno) penalizzate dall’andamento sfavorevole dei mercati finanziari nel periodo. In calo del 3,3% le commissioni nette a 191,5 milioni dovuta alla contrazione delle commissioni da performance. Il margine di intermediazione è in calo del 2,8% a causa delle commissioni di perfgormace e del trading mentre i costi operativi sono sostanzialmente stabili a +0,8% sul 2010.

AVVIO IN CRESCITA NEL 2012 PER LA RACCOLTA

Nel 2012 Banca Generali ha generato 1.260 milioni di raccolta netta, grazie soprattutto all’arrivo di nuovi clienti e in linea al risultato del 2010. La raccolta si è concentrata su prodotti di risparmio gestito nella prima parte dell’anno, mentre nella seconda l’acuirsi delle tensioni legate alla crisi del debito sovrano europeo ha portato ad una maggioreconcentrazione su prodotti più difensivi, in particolare su prodotti di risparmio amministrato.

Un trend positivo che sta continuando nei primi mesi del 2012: nei primi due mesi dell’anno la raccolta netta si è attestata a 405 milioni, con un’accelerazione del gestito anche se concentrata su prodotti di carattere difensivo. “ Non penso siamo già tornati al “pink world”, siamo molto prudenti con i clienti e non spingiamo troppo su prodotti aggressivi”. Che potrebbero essere buoni dal punto di vista della profitabilità della banca ma che, in caso di scossoni, potrebbero voler dire deludere e perdere il cliente.

A fine 2011 le masse gestite e amministrate si attestavano a 23,3 miliardi, in calo dell’1,4% rispetto all’esercizio precedente. In crescita invece le masse gestite al 29 febbraio 2012 rispetto al dicembre 2011: + 4,5% a 24,3 miliardi, con un incremento di 1 miliardo da ricondurre ai già citati 405 milioni di raccolta netta e per 600 milioni all’andamento dei mercati nei primi due mesi dell’anno.

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