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Giornata mondiale delle api: aumentano in Italia ma producono meno miele

Nel 2020 registrati quasi 2 milioni di alveari strategici per l’agricoltura: generano ben 2 miliardi di euro di valore della produzione delle colture di interesse agro-alimentare. Ma la produzione di miele è in diminuzione rispetto alle 25.000 tonnellate previste

Giornata mondiale delle api: aumentano in Italia ma producono meno miele

Una buona notizia in controtendenza con un pensiero diffuso in questi ultimi tempi: le api melllfere italiane godono di buona salute, e sono in aumento su tutto il territorio nazionale, anche se la loro produzione di miele diminuisce a causa delle avversità atmosferiche e dei cambiamenti climatici. In particolare, nell’ultimo censimento 2020 sono stati registrati 1.950.000 alveari. Un capitale naturale il cui valore è stimato in ben 500 milioni di euro, di gran lunga superiore alla produzione lorda vendibile dell’intero comparto.

L’annuncio, alla vigilia della “Giornata mondiale delle api” che ci celebra il 20 maggio viene da Raffaele Cirone, presidente della FAI-Federazione Apicoltori Italiani, il quale sottolinea che gli apicoltori censiti in Italia sono in costante aumento: circa 65.000, cui se ne aggiungono almeno altri 10.000 che, specie tra i giovani, nonostante la pandemia, stanno manifestando il proposito di avvicinarsi a questo allevamento seguendo i necessari corsi di formazione.

 “La Giornata mondiale dell’ape – prosegue Cirone – è per il nostro Paese la ‘Giornata Mondiale dell’Ape Italiana’, sottospecie di ape autoctona propagata in poco più di un secolo su tutto il pianeta: un’ape diffusa, apprezzata e allevata su scala planetaria. Un caso unico che spiega le ragioni dell’orgoglio e dell’impegno della comunità apistica nazionale nel tutelare e salvaguardare questo prezioso patrimonio della nostra biodiversità”.

Ma va anche detto che il punto critico dell’apicoltura italiana, comunque, resta quello della produzione del miele, il cui valore potenziale annuo è atteso in circa 25.000 tonnellate e che invece, da ormai cinque anni, è soggetto a una costante riduzione.

Nel contempo non va dimenticato che l’apicoltura italiana costituisce un fondamentale settore del comparto agricolo, sia per la capacità produttiva raggiunta sia per la funzione impollinatrice che le api svolgono a favore degli ambienti rurali, naturali e urbani”.

Al di là del valore apistico, infatti, la presenza di alveari sul territorio, genera in Italia ben 2 miliardi di euro di valore della produzione delle colture di interesse agro-alimentare, cui si deve aggiungere quello dell’apporto ecosistemico che le api garantiscono con il servizio di impollinazione alla biodiversità dei nostri ambienti naturali, stimato in 150 miliardi di euro.

La Giornata Mondiale delle Api – ricordano Confagricoltura e FAI – deve essere l’occasione per agevolare e consolidare il ruolo che apicoltori e agricoltori per primi, operano in concreto ogni giorno, aiutando l’ape mellifera e gli impollinatori a ritrovare la loro naturale collocazione in tutte le aziende agricole italiane, adottando interventi compensativi per gli Apicoltori affinché non abbandonino questa attività.

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