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Gianni Toniolo addio: se ne va un grande storico dell’economia e un uomo di “rara sensibilità”

S’è spento stanotte Gianni Toniolo, uno dei maggiori storici dell’economia e un uomo di grande umanità. La Banca d’Italia è stata sempre al centro dei suoi studi e proprio in questi giorni è uscito il suo ultimo libro – L’intervista a FIRSTonline sull’urgenza di aggredire il debito pubblico

Gianni Toniolo addio: se ne va un grande storico dell’economia e un uomo di “rara sensibilità”

Addio a Gianni Toniolo, grande storico dell’economia, molto apprezzato in Italia e in campo internazionale. Ma con Toniolo se ne va, oltre allo studioso di altissimo rango, “un uomo di rara sensibilità e cortesia”, sempre sorridente e sempre aperto al dialogo, come ha ricordato con tristezza sulle colonne del Sole 24 Ore l’economista Marco Onado. Toniolo aveva 80 anni ed è morto in seguito a una delicata operazione chirurgica.

Toniolo: la Banca d’Italia al centro dei suoi studi

Dopo essere stato professore ordinario di Politica economica a Cà Foscari e di Storia economica all’Università Tor Vergata di Roma, Toniolo era Senior Fellow alla Luiss School of European Economy e Research Professor of Economics and History emeritus alla Duke University.

La sua esperienza professionale si è molto concentrata sulla storia della Banca d’Italia prima con la monumentale opera pubblicata in occasione del centenario della nostra Banca centrale e ora con il primo volume – dedicato al periodo 1893-1943- della “Storia della Banca d’Italia. Formazione ed evoluzione di una banca centrale” edito dal Mulino con prefazione del Governatore Ignazio Visco, che è in realtà una “straordinaria autobiografia economica del Paese” come proprio stamattina scriveva Federico Fubini sul Corriere della Sera.

Toniolo e l’attenzione al debito pubblico e agli effetti sulle nuove generazioni

In anni recenti aveva concentrato le sue riflessioni sul debito pubblico e sugli effetti sulle nuove generazioni. In un’intervista rilasciata il 6 gennaio 2018 a FIRSTonline e intitolata “Un patto anti-debito, se non ora quando”, Toniolo osservava amaramente: “Convivere con un alto debito pubblico ha costi elevati perchè rallenta la crescita, minaccia lo stato sociale e rappresenta un fattore di rischio ma, a differenza di quanto avviene all’estero, in Italia il tema è quasi ignorato” dalle forze politiche e sociali, da commentatori ed economisti.

Gianni Toniolo “ci lascia – come scrive ancora Onado – un’eredità intellettuale ricchissima, ma questo non attenua il dolore per la sua dipartita”.