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Gianni Berengo Gardin a Brescia: 120 fotografie inedite di ricerca, indagine sociale e paesaggio

120 fotografie in bianco e nero inedite e mai pubblicate di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, GE, 1930), tutte stampate per l’occasione in camera oscura e su carta ai sali d’argento, Opere che illustrano la vita attraverso una profonda indagine sociale, ma anche architettura e paesaggio

Gianni Berengo Gardin a Brescia: 120 fotografie inedite di ricerca, indagine sociale e paesaggio

La VI edizione del Brescia Photo Festival, in programma dal 24 marzo al 23 luglio 2023, che quest’anno si sviluppa attorno al tema Capitale e vedrà numerose occasioni culturali da non perdere.

Immagini inedite che anticipa la nuova edizione del Brescia Photo Festival nell’anno della Capitale italiana della Cultura

Dal 25 febbraio al 21 maggio 2023, infatti, il Mo.Ca. – Centro delle nuove Culture accoglie la mostra Cose mai viste. Fotografie inedite, a cura di Renato Corsini, nata da un’idea di Gianni Berengo Gardin, con la ricerca iconografica di Susanna Berengo Gardin.

Il soggetto principale della sua ricerca è sempre l’uomo e la sua relazione emotiva con l’ambiente

Gianni Berengo Gardin, fotografo dal 1954, con settant’anni di carriera è uno degli interpreti più rappresentativi del panorama italiano e internazionale. Nato a Santa Margherita nel 1930, vive a Milano dal 1965. Ha collaborato con le principali testate della stampa nazionale e internazionale, ma si è principalmente dedicato alla realizzazione di libri fotografici, con oltre 260 volumi pubblicati. Per il Touring Club Italiano ha realizzato un’ampia serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei. Ha lavorato per l’Olivetti e le maggiori industrie italiane con reportage e monografie aziendali. Il suo archivio contiene circa due milioni di scatti rigorosamente in bianco e nero che spaziano dal reportage umanista alla descrizione ambientale, dall’indagine sociale alla foto industriale, dall’architettura al paesaggio. Ha tenuto oltre 350 mostre personali in Italia e all’estero e le sue immagini fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni culturali internazionali, quali il MoMA di New York, la Bibliothèque Nationale de France e la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il Musèe de l’Elysée di Losanna, il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Tra i numerosi premi ricevuti, il Leica Oskar Barnack nel 1995, nel 2008 il Lucie Award alla carriera, nel 2014 il Premio Kapuscinski per il reportage e nel 2017 il Leica Hall of Fame Award. Tra i diversi libri, con Contrasto ha pubblicato: Gianni Berengo Gardin (2005), Il racconto del riso (2013), Il libro dei libri (2014), Manicomi (2015), Venezia e le grandi navi (2015), Vera fotografia (2016), In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana (2017), La più gioconda veduta del mondo (2019), In parole povere (2020), L’occhio come mestiere (2022). Il suo archivio e la sua produzione sono gestiti in esclusiva da Fondazione Forma per la Fotografia.

Gianni Berengo Gardin, Pellegrinaggio a El Rocìo, Andalusia, Spagna, 1992

La mostra, accompagnata da un libro edito da Contrasto

“Ridare vita e rileggere gli archivi – sottolinea il curatore Renato Corsini – è un valore fondamentale per la fotografia di qualità; solo quella che si consolida forte della capacità di storicizzarsi, e mantiene, e spesso accresce nel tempo il suo valore, testimoniale e artistico, è fotografia con la ‘f’ maiuscola”.

Immagine di Copertina: Dal treno, Bologna 1990

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