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Giallo Telecom: JP Morgan sale al 10% a una settimana dall’assemblea

Nuovo colpo di scena in Telecom Italia a una settimana dall’assemblea sull’ingresso di Vivendi nel Cda: JP Morgan ha una partecipazione lunga del 10,13, seconda solo a quella della compagnia francese – Il crollo del petrolio schiaccia le Borse – Opa austriaca del caffè e Yahoo nel mirino di Verizon – Voglia di shopping per Campari e Recordati – Ferrari ok.

Giallo Telecom: JP Morgan sale al 10% a una settimana dall’assemblea

Rotola sui listini il barile di petrolio, precipitato ai minimi dal febbraio del 2009 dopo il fallimento del vertice Opec di venerdì: il Wti americano ha perduto il 5,8% a 37,65 dollari al barile, il Brent è sceso del 4,7% a 40,97 dollari.

Pesanti gli effetti sui titoli oil . Eni ha chiuso ieri in calo del 2,4%, Saipem -2,3%. ll titolo perde il 15% da inizio 2015.Tenaris -2,2%. A Wall Street Exxon ha perduto il 2,6%, Chevron -3,2%, Halliburton -3,1%, Conoco-Phillips -2,1%.

In discesa, di riflesso, i mercati Usa : Dow Jones e S&P -0,7%, Nasdaq -0,8%. Giù Tokyo (-1%), nonostante la revisione al rialzo del Pil del terzo trimestre (a +0,8%). Almeno dal punto di vista tecnico l’economia del Giappone non è in recessione.

Pesante Hong Kong (-1,8%), in ribasso le Borse cinesi. L’import di Pechino è sceso per il 13esimo mese consecutivo: -8,7% rispetto a 12 mesi fa. Si assesta a 1,0850 il cambio euro/dollaro. 

PIAZZA AFFARI IN PAREGGIO, RISALGONO I BTP

Hanno tenuto meglio le Borse europee. Sul mercato ha dominato la sensazione che la reazione negativa agli annunci della Bce della scorsa settimana sia stata eccessiva. Spicca il +1,2% del Dax di Francoforte, che reagisce dopo avere terminato la settimana scorsa con una perdita complessiva vicina al 5%. Parigi +0,8%. 

La Borsa di Milano finisce la giornata in pareggio. Apertura piatta in vista stamane: Londra +2 pb a 6.225, Parigi -1 punto a 4.755, Francoforte +4 pb a 10,890. 

In recupero anche i Btp dopo i toni espansivi usati da Mario Draghi nel suo primo intervento post meeting: il Qe, ha detto, può essere aumentato ancora in caso di necessità. Il rendimento del decennale scende a 1,558%, lo spread è a quota 98.

OPA AUSTRIACA SU KEURIG (+78%). YAHOO NEL MIRINO DI VERIZON

Sul fronte societario Usa, da registrare la manifestazione d’interesse di Verizon per le attività Internet di Yahoo!, ufficialmente in vendita. Ma l’attenzione si è concentrata sull’Opa del caffè: 13,9 miliardi di dollari per l’acquisto di Keurig Green Mountain, la società del Vermont dai conti non tanto floridi che produce caffè e macchine per preparare il caffè. 

Il titolo è schizzato in rialzo del 73% a 89,59 dollari, avvicinandosi al prezzo dell’offerta di 92 dollari per azione, più alto del 78% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì (51,70 dollari). 

A comprare è JAB Holding, la finanziaria con sede a Lussemburgo che rappresenta gli interessi della ricchissima famiglia austriaca Reimann, la cui fortuna è valutata 16 miliardi di dollari, e che possiede, fra le altre cose, il noto marchio di calzature di lusso Jimmy Choo e l’azienda di cosmetici Coty fragrances.

TELECOM, GRANDI MANOVRE IN VISTA DELL’ASSEMBLEA 

Ancora un colpo di scena a Borsa chiusa su Telecom Italia in evidenza nella seduta con un rialzo del 2,14%. JP Morgan ha annunciato di detenere una partecipazione lunga pari al 10, 13%, seconda solo a quella di Vivendi.

La quota è articolata in una partecipazione effettiva pari al 4,515% del capitale, una partecipazione potenziale che ammonta al 2,461% del capitale e in altre posizioni lunghe (3,158% del capitale). La partecipazione potenziale è detenuta da JP Morgan Securities ed è legata a contratti di opzione call, con regolamento fisico e possibilità di esercizio a date differenti, fino al 7 luglio 2017.

Si arricchisce così il quadro a sette giorni dall’appuntamento con l’assemblea convocata per esaminare la richiesta di Vivendi, primo socio con il 20% del capitale, che chiede di allargare il Cda per fare posto a quattro nuovi consiglieri di sua indicazione. Al proposito Stefano Vulpiani di Icbpi, dopo aver ricordato le indiscrezioni sull’interesse (finora smentito) di Orange, ha rilevato che “le ipotesi di stampa contribuiscono a tenere l’appeal speculativo alto in vista dell’assemblea del 15 dicembre dall’esito piuttosto incerto per la parte ordinaria chiamata ad approvare l’ingresso in Cda di Vivendi”.

Mediaset perde l’1,8%.

DA RECORDATI A CAMPARI, VOGLIA DI SHOPPING

C’è aria di shopping tra le multinazionali tascabili italiane. Recordati (+1,92%) secondo indiscrezioni, avrebbe dato mandato a Rothschild per studiare alcune potenziali società da acquistare in Europa centro-orientale. Operazioni di acquisizione che potrebbero avere un controvalore di circa 200-300 milioni di euro.

Il presidente e ad, Giovanni Recordati, ha dichiarato in una recente intervista che ci sono due acquisizioni nel cassetto in Europa e non ha escluso che la famiglia possa diluirsi al di sotto del 50% nell’ambito di un’operazione societaria con altre aziende europee, qualora non dovesse essere più possibile crescere in modo autonomo. Le due operazioni preannunciate non sono grandi ma molto mirate e il fatturato del gruppo dovrebbe così salire a 1,2 miliardi di euro.

Anche Campari (+2,9%) sembra pronta a crescere per linee esterne anche grazie alla possibile diluizione del maggior azionista a partire dal 2017 (grazie ad azioni a voto maggiorato). La crescita per linee esterne ha contribuito per metà della crescita dei ricavi del gruppo nel corso degli ultimi 10 anni (multiplo enterprise value/ebitda medio a circa 12 volte). Nell’ipotesi di utilizzo della sola cassa, la società può mirare ad acquisizioni per un controvalore di circa 500-600 milioni di euro.

Infine, c’p aria di grandi manovre nel settore piastrelle, visti i rialzi consistenti si Panariagroup (+7,15%), tra i titoli migliori per la terza volta nelle ultime quattro sedute, e Ricchetti (+5,04%), tra i migliori per la quinta volta nelle ultime sei sedute su volumi 5-6 volte oltre la media.

MORGAN STANLEY PROMUOVE FERRARI. FCA +1,7%

Brillanti i titoli industriali, a partire da Fiat Chrysler (+1,7%). Venerdì in una presentazione agli investitori il management ha detto di prevedere una posizione finanziaria netta industriale positiva di 2 miliardi a fine 2018, rispetto a un debito di 6,6-7,1 miliardi a fine 2015. La produzione di auto in Brasile è scesa a novembre del 14,2% su mese, le vendite sono salite dell’1,6%.

Ferrari ha guadagnato il 2% portandosi a 49,60 dollari, allontanandosi dal minimo storico segnato lo scorso 24 novembre a 44,65 dollari. Morgan Stanley ha annunciato di aver avviato la copertura del titolo con un giudizio Overweight e un target price di 56 dollari, un prezzo superiore ai 52 dollari dell’Ipo.

Anche Finmeccanica è salita dell’1,5%: sul mercato circolano rumor di un interesse di Boeing per la controllata Westland. Poco mossi gli elettrici: Enel è salita dello 0,3%; il 30 novembre scorso la banca centrale norvegese è scesa all’1,770% del capitale del gruppo elettrico. A2A +0,1%, Terna +0,4%. 

GIORNATA DI PASSIONE PER MPS E CARIGE

Gionata difficile per i titoli bancari italiani che pagano gli strascichi e le incertezze generati dalla crisi dei 4 istituti tecnicamente falliti (Banca Marche, Carife, CRChieti, B. Pop. Etruria), ma poi rimessi in pista con il contributo del sistema bancario italiano.

Monte Paschi (-2,8%) fa segnare il nuovo minimo storico a 1,3410 euro. Era partita in rialzo fino a superare la soglia di 1,40 euro. Da inizio anno il titolo perde quasi il 30%. Anche B. Carige, in ribasso del 5%, tocca la quotazione più bassa della storia a 1,3130 euro. Poco mossi i Big: Unicredit e Intesa (+0,1%). Positive le assicurazioni: Generali +0,9%, UnipolSai +0,2%, Cattolica +0,5%. Vivace anche il segmento del risparmio gestito: Anima +1,6%, Azimut +2%.

RISALGONO I PREZZI DEL LUSSO

Continua la ripresa del lusso. Yoox (+0,22%) ha aperto la settimana con il nono rialzo di seguito e il un nuovo record storico fatto segnare a 36,78 euro, con un guadagno superiore al 2%. Il rally, però, ha perso slancio nel finale e il titolo ha chiuso a 35,69 euro. In rialzo anche Ferragamo (+2,8%), Moncler (+1,2%) e Luxottica (+1,8%).

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