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Germania e Argentina agitano le Borse

Crolla la fiducia tedesca: mercati in rosso – La crisi argentina si abbatte su Tenaris e Pirelli – A Piazza Affari i riflettori sono puntati su Palazzo Madama – Giù le banche, tengono le utility – Intanto, all’aeroporto di Hong Kong la situazione è di nuovo critica

Le borse europee perdono terreno, sulla scia di notizie che pesano sugli umori dei mercati a più latitudini: l’incertezza politica in Italia e Argentina, ed i continui disordini ad Hong Kong spingono gli investitori a cercare rifugio nel mercato obbligazionario e dell’oro. Accelera la discesa di Piazza Affari (-0,60%) in linea con Madrid, su cui pesano le difficoltà delle banche esposte verso Buenos Aires. Fa peggio Francoforte (-1%) dopo la pubblicazione dell’indice sulla fiducia, lo Zew, crollato a -44,1 rispetto al -24,5 di luglio. Nel listino tedesco, il colosso Henkel perde il 7% dopo le comunicazioni del trimestre: è andata male la divisione Beaty Care (Antica Erboristeria), Neutromed e Schwarzkopf.

Intanto, all’aeroporto di Hong Kong la situazione è di nuovo critica, la compagnia aerea Cathai Pacific ha sospeso le operazioni di imbarco ed ha avvertito che c’è un forte rischio di cancellazione dei voli. La società, nel comunicato appena diffuso, condanna tutte le attività illegali e violente dei dimostranti.

A Piazza Affari i riflettori sono puntati su Palazzo Madama dove alle 18, a mercati chiusi si deciderà il calendario della crisi di governo dopo che non è stato raggiunto l’accordo in sede di capigruppo. La maggioranza composta da Pd, M5S, gruppo misto e Autonomie si è espressa a favore di un dibattito il 20 agosto, mentre Lega e Fratelli d’Italia hanno indicato il 14 agosto per discutere la mozione di sfiducia del Carroccio contro Conte.

Il petrolio Wti è in calo dello 0,2% a 54,9 dollari il barile. Sotto tiro Tenaris (-1%), ma l’oro nero c’entra poco. La società del gruppo Rocca ha in Argentina circa un quinto della sua capacità produttiva, la svalutazione del peso, in termini di mera contabilità, ha un effetto positivo, in quanto i costi delle sue aziende localizzate nel Paese sono espressi in valuta locale. Ma la crisi finanziaria avrà una ricaduta negativa sugli investimenti in Argentina. Eni +0,1%. Saipem -1%.

Altre società, tra le quotate a Piazza Affari, sono esposte a Buenos Aires: Pirelli -2%, Cnh Industrial -1,6%, Salini Impregilo -1,5%.

Il Btp si apprezza a 1,68%, -2 punti base. Il rendimento del Bund tocca i nuovi minimi storici a -0,61%. L’oro si spinge su livelli mai visti negli ultimi sei anni, a 1.528 dollari (+1,2%).

Deboli le banche: Ubi Banca -0,5%, Unicredit -1,7%, Banco Bpm -0,5%. Rallenta la crescita degli impieghi a causa soprattutto della componente corporate che evidenzia una frenata più marcata.

Rallenta Atlantia (-0,7%). Sul futuro di Edizione, la holding della Benetton, sarebbero sul tavolo diverse soluzioni che riguardano un riassetto della governance o una possibile divisione delle attività tra i quattro rami familiari. Lo scrive il Sole 24 Ore aggiungendo che i tempi potrebbero essere più lunghi di quanto previsto. 

Corregge al ribasso Buzzi (-1,7%). Morgan Stanley abbassa il giudizio a Equal Weight, target price a 21 euro. Leonardo -2%. Moncler -2,5%.

Telecom Italia è in ribasso, non lontana dai minimi storici, a 43,3 centesimi. L’ipotesi di un governo tecnico che avrebbe come focus principale il rispetto dei vincoli europei in materia di bilancio metterebbe probabilmente in secondo piano l’ipotesi rete unica e quindi la fusione con Open Fiber che potrebbe liberare valore per il gruppo.

Tengono energetici e utility per il loro carattere difensivo, con Snam, A2A e Italgas nel terreno positivo. Nell’Aim continua la marcia di Confinvest (+8%), leader nel mercato dell’oro in lingotti e monete.

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