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Gentiloni: “L’Italia si è rimessa in moto, non abbiamo tirato a campare”

Conferenza stampa del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Poi salirà al Quirinale. Lo scioglimento del Parlamento arriverà nel pomeriggio: la data fissata per le elezioni sarà il 4 marzo secondo le attese

L’Italia si è rimessa in moto ed il merito è di famiglie e imprese. Ma il governo , che preferisce usare “un certo ritegno” nell’attribuirsi i meriti della ripresa, ci tiene però a sottolineare: “Non abbiamo tirato a campare”.

Con queste affermazioni-chiave il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha aperto la tradizionale conferenza stampa di fine anno che, ha detto, coincide questa volta anche con la fine della legislatura. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo preposti, quello di arrivare ad una fine ordinata della legislatura. Siamo riusciti ad evitare una fine brusca della legislatura che avrebbe potuto avere effetti devastanti”, ha affermato il premier.

“Non abbiamo tirato a campare, il mio governo ha fatto pochi annunci ma ha preso molte decisioni. Il mio governo è nato in circostanze molto difficili: la sconfitta nel referendum costituzionale, le dimissioni di Renzi, le divisioni nella maggioranza. Ma detto questo, non abbiamo tirato a campare”. La legislatura, ha proseguito, è stata “travagaliata, ma è stata a mio avviso una legislatura fruttuosa. La verità è che l’Italia si è rimessa in moto dopo la più grave crisi dal dopoguerra. Il merito principale è delle famiglie e delle imprese, del lavoro, di chi studia e di chi si prende cura delle persone, la politica deve avere un certo ritegno nel pensare che il merito sia suo. Nell’agenda della prossima legislatura non possono mancare ambizione e riforme, guai ad immaginare un futuro di piccolo cabotaggio. La prossima legislatura dovrà tradurre la ripresa nella ricucitura delle lacerazioni sociali”, dando “più lavoro e riduzione delle disuguaglianze”.

Mentre prosegue l’intervento di apertura di Paolo Gentiloni e seguirà la sessione di domande e risposte da parte dei giornalisti, si avvicna lo scioglimento delle Camere. Dopo la conferenza stampa, il premier Gentiloni è atteso al Quirinale: non si dimetterà ma avrà un colloquio con il presidete della Repubblica Sergio Mattarella. Sarà lui a dettare tempi e modi dei prossimi passaggi istituzionali ma l’attesa è che la decisione sullo scioglimento del Parlamento arrivi nel pomeriggio. Le elezioni sono previste il 4 marzo.

 

 

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