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Genova, due giornate d’asta con un fatturato globale di 4,6 milioni

Cambi Casa d’Aste, martedì 17 e mercoledì 18 dicembre 2013 (THE SPLENDOR OF CHINESE CORALS e FINE CHINESE WORKS OF ART) registra un fatturato globale di 4.600.000 Euro, comprensivo di diritti.

Genova, due giornate d’asta con un fatturato globale di 4,6 milioni

Cambi Casa d’Aste, martedì 17 e mercoledì 18 dicembre 2013  (THE SPLENDOR OF CHINESE CORALS e FINE CHINESE WORKS OF ART) registra un fatturato globale di 4.600.000 Euro, comprensivo di diritti. Nello specifico, di The splendor of chinese corals si sono venduti 40 lotti su 42, con un 95% di venduto per lotto, al 300% per valore. Gli oggetti sono stati battuti per un valore complessivo di 860.000 Euro, a fronte di una riserva di 280.000 Euro.

Tra i top lot, si segnala la Scultura in corallo rosso con vasi e fiori, Dinastia Qing, fine XIX secolo, con base in avorio intagliato a fiori e foglie, stimato 10.000-12.000 Euro e aggiudicato per 136.000 Euro.

La seconda tornata, Fine chinese works of art, proponeva una selezione di giade di differenti collezioni italiane e europee, di cui è stato venduto 70 % per lotto, al 275 % per valore. Le riserve di 800.000 Euro sono state superate per una vendita di 2.200.000 Euro.

Tra i top lot, la coppia di rarissimi e grandi Ruyi in giada gialla con motivo di frutti di pesca, pesci e spighe di granturco, Dinastia Ming, XVII secolo, stimata per 150.000-200.000 e venduta per 640.000 Euro, una straordinaria scatola circolare in giada bianca con drago a rilievo e fasce a motivi arcaici, Dinastia Qing, Marca e del Periodo in quattro caratteri Qianlong (1736-1795), stimata 60.000-80.000 Euro e venduta per 260.000 Euro, un raro pannello in lacca, giada, rame dorato e pietre dure con iscrizioni su tutta la superficie in oro, raffigurante tempio buddista cinese, Dinastia Qing, Periodo Qianlong-Jiaqing, stimato 25.000-30.000 Euro e venduto per 260.000 Euro, il gruppo raffigurante due cavalli in giada bianca, Dinastia Qing, periodo Qianlong (1736-1795), stimato 6.000-8.000 Euro e venduto per 148.000 Euro, la coppia di rarissimi sigilli in giada con draghi stilizzati a rilievo e iscrizioni per esteso su tutti i lati, Dinastia Qing, Periodo Kangxi (1662-1722), stimata 20.000-30.000 Euro e venduta per 124.000 Euro.

Fine chinese works of art presentava anche importanti porcellane che sono state vendute per 3.720.000 Euro su una stima di 1.750.000 Euro. 

Tra i top lot, l’importante coppia di vasi in porcellana policroma ad ampolla decorata con scene di vita orientale entro riserve, Cina, Repubblica, XX secolo, stimata 30.000-40.000 Euro e venduta per 57.000 Euro.

Nella seconda giornata, il record di vendita è stato realizzato da un paravento in legno con dodici placche in porcellana Famiglia Rosa con figure e soggetti naturalistici, Cina XIX secolo, aggiudicato per 161.000 Euro a fronte di una stima di 3.500-4.000 Euro, seguito da una coppia di pannelli in lacca con inserti di vasi ed elfanti in giada, Dinastia Qing, XIX secolo, con 96.000 Euro (stima 5.000-5.500 Euro), dal grande Buddha eretto in bronzo dorato, Dinastia Ming, XVII secolo, con 49.600 Euro (stima 20.000-30.000 Euro) e dal grande tanka raffigurante divinità e monaci, Tibet, XVIII secolo, aggiudicato per 42.000 Euro e stimato 2.000-3.000 Euro.

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