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Generali, il riassetto sarà noto entro fine anno

Il nuovo ad “Mario Greco sta cominciando a prendere decisioni importanti per l’azienda” – Intanto Bank of America e Mediobanca hanno aumentato il target price a 14,8 euro – BofA stima che dalla cessione delle attività austriache, olandesi e svizzere il Leone di Trieste guadagnerebbe quasi 3 miliardi di euro e la solvency arriverebbe al 156%.

Generali, il riassetto sarà noto entro fine anno

La nuova strategia di Generali sarà nota “entro la fine dell’anno”. Lo ha confermato il presidente del Leone di Trieste, Gabriele Galateri, sottolineando la professionalità del nuovo amministratore delegato Mario Greco, che ha sostituito Giovanni Perissinotto. “Mario Greco è un ottimo manager”, ha detto Galateri, “e sta cominciando a prendere decisioni importanti per l’azienda. Lo fa con serietà dopo aver analizzato bene la situazione con delle proposte molto centrate”.

Il riassetto di Generali, annunciato dal nuovo ad in occasione della presentazione dei risultati del primo semestre, prevederebbe una revisione strategica del portafoglio di attività e della struttura organizzativa. Obiettivo ultimo, ovviamente, il miglioramento della redditività e il rafforzamento del capitale della compagnia.

Secondo Bank of America Merrill Lynch, nella strategia a lungo termine di Generali le attività in Austria, Paesi Bassi e Svizzera potrebbero potenzialmente essere cedute in quanto non sufficientemente redditizie. Una simile operazione potrebbe portare nelle casse del Leone circa 2,9 miliardi di euro, circa il 5% dell’utile operativo e il 15% del capitale. Inoltre, la perdita di utile derivante dalle dismissioni sarebbe pienamente compensata dai risparmi sui costi per le attività in Francia, Germania e Italia – per un valore compreso tra i 235 e 740 milioni di euro. In questo modo Generali potrebbe addirittura superare i livelli di solvibilità che si era posta come target. Non reinvestendo il capitale, il solvency ratio del gruppo si porterebbe entro la fine del 2014 al 156% (130% a fine giugno 2012): per questo Bank of America ha alzato la raccomandazione su Generali da neutral a buy e il target price da 11,8 a 14,8 euro.

Anche se abbiamo abbassato le nostre previsioni del dividendo 2012 a 0,38 euro per azione e 2013 a 0,55 euro per azione, vediamo una forte crescita dei dividendi nei prossimi anni“, si legge in una nota di BofA. Tradizionalmente Generali ha offerto un payout del 40%, ma gli analisti si aspettano che il nuovo management sia almeno per i prossimi due anni più cauto con una quota di utile da distribuire sotto forma di dividendo del 30% per quest’anno, del 35% per il 2013, prima di tornare al 40% nel 2014. E comunque un payout del 30% per il 2012 comporta quasi un raddoppio del dividendo dallo 0,2 euro del 2011.

Anche Mediobanca, principale azionista di Generali, ha alzato il target price dell’azione da 13 a 14,8 euro (neutral confermato). Piazzetta Cuccia ha inoltre voluto ribadire la sua preferenza per una cessione di assets piuttosto che un aumento di capitale per far fronte all’eventuale acquisto delle minority di Generali PPF. Dunque è posisible nuovo piano strategico, che verrà presentato all’inizio del prossimo anno, vengano identificati altri asset potenzialmente cedibili.

A Piazza Affari il titolo Generali perde l’1,25% a 12,59 euro per azione. 

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