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Gelo sull’industria, Borse tutte in ribasso

Perde colpi Telecom alla vigilia delle scelte sul Brasile – Forti vendite su tutto il listino che ignora i dati positivi su Eni, Enel-Endesa e Fca – Male le banche – Si salva solo Saipem sulla febbre da M&A innescata dall’operazione Technip-Cgg in Francia – In lieve rialzo lo spread

Gelo sull’industria, Borse tutte in ribasso

La frenata degli indici Pmi, che misurano gli acquisti delle imprese, ha gelato i listini europei. A Milano l’indice Ftse Mib arretra dell’1,39% a quota 19.111.  In calo anche Parigi (-1,09%) e Francoforte (-0,60%). Perde più di tutti Madrid (-1,83%). Fuori dall’area euro, Londra -0,64.

L’indice Pmi composito dell’area euro a novembre, secondo la lettura preliminare, è sceso a 51,4 punti rispetto al dato definitivo di ottobre a 52,1 punti e al consenso a 52,3 punti, restando comunque sopra la soglia dei 50 punti, spartiacque tra crescita e contrazione.

A deludere è stata la Germania, con il settore privato tedesco cresciuto a novembre al ritmo più contenuto da 16 mesi, complice la stagnazione dell’attività manifatturiera e la perdita di slancio dei servizi, a segnalare una debolezza della più grande economia europea anche nel quarto trimestre. Pesa anche la frenata dell’altra grande economia basata sull’export: la Cina, che, al pari di Berlino, si ferma a quota 50.

Lo spread Btp/Bund si è leggermente allargato a 152 punti base con il tasso del decennale italiano al 2,33%. Ottima accoglienza al collocamento dei titoli a lungo francesi (7,492 miliardi assegnati a tassi calanti) mentre il Tesoro spagnolo ha collocato oltre 3 miliardi di euro di bond a medio-lungo termine, con un rapporto di copertura in calo. A mercato chiuso il Tesoro italiano comunicherà i quantitativi di Ctz e Btpei che andranno in asta il prossimo 25 novembre.

Da segnalare a Pazza Affari la brusca discesa di Telecom Italia (-2,2%) alla vigilia del cda che dovrà prendere decisioni sulla strategia brasiliana. La società ha smentito neo giorni scorsi di avere allo studio un aumento di capitale.

Prosegue, nonostante il felice esito del collocamento delle azioni Endesa (richieste 1,7 volte l’offerta) il calo di Enel -2,5%.

In calo Eni (-1%), nonostante Hsbc abbia alzato l’outlook da underperform a neutral. Avanza al contrario Saipem (+1,7%) sull’onda di nuovi accordi nel campo dei servizi all’industria petrolifera, stavolta in Francia dove Technip ha annunciato l’acquisto di Cgg. 

Frenano i titoli industriali: Fca (-1,7%) non reagisce all’annuncio dell’accordo con la cinese Guangzhou Automobile per produrre un nuovo veicolo Chrysler.

In terreno negativo anche Pirelli (-1%), all’indomani dell’incontro dei vertici con gli analisti. Scende anche Finmeccanica (-1,9%), nonostante una commessa da 400 milioni per l’Eurofighter.

In campo finanziario arretra UnipolSai -2,5%. Debole anche Generali (-0,1%), all’indomani dell’Investor Day.

Il segno meno prevale anche tra le banche: Intesa -1,9%, Unicredit -1,2%, Monte Paschi -1,8%. Più pesante il calo di Bper (-3%).

E’ in corso a Pazza Affari la Small Cap Conference cui partecipa un folto numero di società, specie tra quotate all’Aim.

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