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G7, Amazzonia e dazi al centro della scena: tante parole, pochi fatti

I dazi e gli incendi in Amazzonia, ma anche Brexit, sono i temi caldi del G7 in corso a Biarritz, nel paese basco francese. Al vertice sta partecipando anche il presidente del Consiglio italiano uscente, Giuseppe Conte.

G7, Amazzonia e dazi al centro della scena: tante parole, pochi fatti

I dazi e gli incendi in Amazzonia, ma anche Brexit, sono i temi caldi del G7 in corso a Biarritz, nel paese basco francese. Al vertice sta partecipando anche il presidente del Consiglio italiano uscente, Giuseppe Conte, che nella giornata di sabato ha già incontrato singolarmente sia il padrone di casa Emmanuel Macron che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Con Trump c’è stato un colloquio breve, teso a ribadire la stima reciproca e l’importanza di portare avanti rapporti bilaterali. Il tycoon infatti mal digerisce questi vertici globali, peraltro spesso inconcludenti come potrebbe essere anche stavolta.

I big del pianeta, Macron e Merkel in testa, hanno lanciato un appello contro gli incendi in Amazzonia, sui quali però dal Brasile il presidente Bolsonaro ha rispedito le accuse al mittente, mettendo le mani avanti: i roghi non giustificano “l’imposizione di sanzioni internazionali”. E manda l’esercito. Trump offre intanto l’aiuto degli Usa al Brasile per fronteggiare i righi, mentre sul fronte dazi attacca Macron, minacciando di tassare i vini francesi. L’Ue da parte sua “risponderà ad eventuali dazi imposti da Usa sui vini francesi”, avverte il  presidente del Consiglio europeo Tusk.

Al vertice si discute anche di Siria, Nord Corea, Ucraina, Libia e Iran. A questo proposito, il presidente francese ha esortato a “lavorare molto duramente” nella convinzione che “condividiamo gli stessi obiettivi”.  “Otterremo molto questo fine settimana”: è l’auspicio formulato dal presidente americano, Donald Trump, nel corso del pranzo di lavoro con Emmanuel Macron, anche se finora si è visto poco. Occhi puntati anche sul fronte Brexit: “Per evitare un no deal sulla Brexit, l’Unione europea dovrà “sbarazzarsi” del backstop sull’Irlanda contenuto nell’attuale accordo per l’uscita britannica dall’unione”, ha affermato il premier britannico Boris Johnson.

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