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Francia: stop vendita auto benzina entro 2040

Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente, Nicolas Hulot, proponendo questo obiettivo anche a livello europeo – La misura, ha aggiunto, prevede “un premio di transizione” non ancora definito

Francia: stop vendita auto benzina entro 2040

Prende corpo un futuro rivoluzionario per l’auto. Dopo l’annuncio di Volvo, che dal 2019 produrrà solo vetture ibride ed elettriche, ieri è stata la Francia a imprimere una svolta al settore: Parigi intende proibire la vendita di auto a benzina e diesel “entro il 2040”. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente francese, Nicolas Hulot, proponendo questo obiettivo anche a livello europeo. La misura, ha aggiunto, prevede “un premio di transizione” non ancora definito, per aiutare le famiglie a sostituire un’auto diesel che risale a prima del 1997 oppure una a benzina di prima del 2001 con un veicolo più efficiente nuovo o di occasione.

Questa iniziativa fa parte del Piano sul clima del nuovo Governo francese, che punta in particolare a tradurre in pratica la volontà del presidente Emmanuel Macron di difendere l’accordo di Parigi sul clima e di permettere alla Francia di trovare un equilibrio tra le emissioni dei gas serra e la capacità dell’ecosistema di assorbirne una parte.

Hulot ha anche confermato l’obiettivo che la Francia “ponga fine a tutta la produzione di energia a partire dal carbone, principale fonte di emissione di CO2 entro il 2022 e che porti dal 75% al 50% la quota del nucleare nella produzione di energia elettrica al 2025, il che include la necessità di fermare un certo numero di reattori in funzione di criteri di sicurezza sociali ed economici”.

Per sviluppare le energie verdi (eolico e solare soprattutto) il Governo prenderà inoltre misure per semplificare il quadro normativo, mentre gli edifici che non sono isolati adeguatamente e consumano troppa energia dovranno essere eliminati “tra 10 anni”, ha detto Hulot, rinviando all’utilizzo dei 4 miliardi di euro del piano di investimenti annunciato dal premier Edouard Philippe.

Hulot ha anche detto che sarà proposta una legge “a fine estate o inizio autunno” per bloccare tutti i nuovi permessi per sfruttare petrolio, gas e carbone, mentre è previsto “un prezzo all’inquinamento” attraverso una maggiorazione del prezzo di una tonnellata di carbone, non ancora stabilito, ma con l’obiettivo di superare i 100 euro nel 2030.

Sul fronte dell’auto il traguardo è ancora lontano, ma non troppo, se scatteranno adeguati incentivi ambientali. La novità aiuta a spiegare la vivacità del comparto, uno dei più brillanti del Vecchio Continente. Ieri a Milano Brembo ha guadagnato il 4,5%, con volumi ben superiori alla media. Ha fatto ancora meglio Landi Renzo (+9,8%, oggi +2,77% a un’ora dall’apertura), una delle veterane delle alternative alle benzine ed al diesel. Avanza Fiat Chrysler (ieri +0,83%, oggi +0,46%).

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