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Francia: stop a WhatsApp per ministri e dipendenti Pa, arriva Olvid l’alternativa nazionale

Dall’8 dicembre niente più WhatsApp, Signal e Telegram, per i dipendenti governativi. Una scelta di sicurezza ma anche di “sovranità nazionale”. L’alternativa proposta è infatti la francese Olvid. Ecco perchè

Francia:  stop a WhatsApp per ministri e dipendenti Pa, arriva Olvid l’alternativa nazionale

La Francia vieterà WhatsApp nei salotti del potere per questioni di sicurezza. Il primo ministro francese Elisabeth Borne e il ministro con delega al Digitale, Jean-Noel Barrot, hanno vietato l’uso di WhatsApp (ma anche Signal e Telegram) per le comunicazioni politiche. La circolare, in cui si vieta di utilizzare l’app di messaggistica di Meta, la società madre di WhatsApp, è rivolta a i dipendenti governativi. Il documento è stato firmato a fine novembre e il ban entrerà in vigore dall’8 dicembre.

Rischio sicurezza

Il primo ministro ha informato i politici che l’uso della piattaforma di messaggistica non è considerata sicura. WhatsApp è stata impiegata a livello governativo per la sua velocità e sicurezza rispetto alla posta elettronica. Tuttavia, la crittografia end-to-end della piattaforma protegge solo i contenuti dei messaggi, lasciando la possibilità a Meta, di accedere ad altri dati, come l’orario e la frequenza delle comunicazioni tra gli utenti.

Nella circolare inviata da Borne si legge: “Le principali applicazioni di messaggistica istantanea dei consumatori stanno giocando un ruolo sempre più importante nelle nostre comunicazioni quotidiane. Tuttavia, questi strumenti digitali non sono esenti da difetti e quindi non possono garantire la sicurezza delle conversazioni e delle informazioni condivise.”

La raccomandazione (perchè secondo i media francesi non si tratta di un vero stop) è quindi quella di passare ad un altro servizio di messaggistica istantanea per rafforzare la sicurezza degli scambi. Preferibilmente software sviluppati localmente. Infatti nel leggere l’alternativa a WhatsApp proposta da Parigi si apre una prospettiva diversa rispetto al problema della privacy. La scelta suggerita dal governo è quella di installare Olvid, app francese creata da esperti in cybersecurity.

Cos’è Olvid

Olvid, sviluppato nel 2019, si caratterizza per importanti innovazioni. L’innovazione chiave di Olvid è la rimozione della directory utente centralizzata per garantire la massima sicurezza nelle conversazioni. Oltre alla crittografia end-to-end dei messaggi, pratica standard nel settore, Olvid estende questa protezione anche ai metadati, incluse informazioni su chi sta comunicando con chi e quando. L’app non richiede il numero di telefono o la scheda SIM per l’attivazione dell’account.

Olvid ha passato vari livelli di sicurezza ed è stata approvata anche dall’Anssi, agenzia francese per la sicurezza informatica.

Olvid: scelta “sicura” o di “sovranità nazionale”?

Una scelta quindi non solo di sicurezza ma anche di sovranità tecnologica nazionale, come confermato direttamente da Borne: “L’integrazione di questa soluzione costituisce non solo un segnale di consapevolezza in materia di sicurezza informatica, ma anche un passo verso una maggiore sovranità tecnologica francese”.

“È francese, certificato da ANSSI_FR, crittografato, non raccoglie alcun dato personale. Lo utilizziamo con il mio team da luglio 2022. A dicembre tutto il Governo utilizzerà Olvid, la messaggistica istantanea più sicura al mondo” ha dichiarato Jean-Noel Barrot aggiungendo che “questo è il modo migliore per garantire la nostra sovranità, stiamo compiendo un ulteriore passo avanti verso una maggiore sicurezza delle comunicazioni”.

Ecco quindi la scelta di abbandonare la piattaforma di messagistica più famosa, in favore di un’altra, tutta francese. Un modo per allontanarsi dalla dipendenze straniere.

Distaccarsi dalle tecnologie straniere

Già in passato la Francia ha cercato di ridurre la dipendenza dalle applicazioni straniere con iniziative come Quaero nel 2005, progettata per sostituire Google e Yahoo. Mentre nel 2013 ci ha provato con Qwant.

La stessa Olvid, nel suo sito, spiega che vuole essere una soluzione per “liberare gli utenti dalle tecnologie straniere soggette a leggi extraterritoriali”.

La sovranità digitale, ovvero la capacità di un paese di controllare il proprio ambiente digitale, compresi i dati, le infrastrutture e le tecnologie, è diventata una questione di importanza critica. In un mondo ormai interconnesso, in cui regna la sicurezza informatica, è fondamentale proteggere le infrastrutture vitali per il paese e la privacy dei cittadini non dipendendo da piattaforme straniere.

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