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Fotografia, a Napoli la “Pietà” di Antonio Biasiucci

Espressioni intense che, in basso, in alto, di profilo, frontali, danno un nuovo volto agli antichi faldoni sul cui dorso risalta la scritta “Pietà”.

Fotografia, a Napoli la “Pietà” di Antonio Biasiucci

Una stanza buia, qualche nota in sottofondo e diverse immagini proiettate nella città partenopea sugli antichi archivi custoditi nel Salone del Banco di Napoli.

Questi archivi costituiscono una plurisecolare documentazione che. attraverso testi originali e rari risalenti alla seconda metà del 500’, conserva la storia della città. Leggendo le “causali di pagamento” dell’epoca è possibile, infatti, ricostruire le vicende del popolo napoletano a partire dalla dominazione spagnola fino all’attualità.
E proprio su questi immensi scaffali che custodiscono la storia, sono proiettate le immagini, centinaia di volti e di cose, scelte dal fotografo Antonio Biasiucci
Sì tratta dell’installazione site-specific, Moltitudini , promossa dalla Fondazione Banco di Napoli all’interno del progetto culturale ilCartastorie e curata da Gianluca Riccio, che prevede anche CODEX, una serie di foto dell’Archivio esposte al Museo Archeologico di Napoli fino al 18 luglio.
Una vera e propria esaltazione e ricoperta della memoria storica, che scuote l’animo e valorizza il legame tra presente e passato.


L’installazione sarà presente fino al 31 luglio presso Il Salone dell’Archivio Storico del Banco di Napoli (via de Tribunali 213) dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00.  Oltre all’opera d’arte, non è da sottovalutare l’occasione di scoprire un luogo così suggestivo come l’Archivio e la bellezza di una passeggiata nel calore centro storico. 

Antonio Biasiucci è un aritista originario di Dragoni (Caserta) dove nasce nel 1961. Si trasferisce a Napoli nel 1980, e lì inizia un lavoro sugli spazi e sulle periferie urbane e contemporaneamente un lavoro sulle proprie origini, dedicato al paese nativo. Nel 1984 collabora con l’Osservatorio vesuviano, mentre dal 1987 al 1993 collabora con Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro.
Il suo lavoro si è incentrato principalmente sulla cultura del Sud, mentre recentemente passato agli elementi primari dell’esistenza. Tra i vari riconoscimenti: il premio “European Kodak Panorama” (1992), il “Kraszna/Krausz Photography Book Awards” (2005), Lo stato delle cose (2004), “Il Premio Bastianelli”(2004). Sono state numerose le mostre personali, quelle collettive, i festival e le rassegne nazionali ed internazionali. Ha collaborato a diversi progetti editoriali, tra cui L’Ancora del Mediterraneo, di Napoli (dal 2000 al 2004) e ha partecipato ad importanti iniziative culturali di carattere sociale.

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