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Fiscal cliff Usa, emergenza Grecia, Giappone: qualcosa si muove. Piazza Affari stamani è negativa

Nella sua prima conferenza da giugno Obama si è detto disposto a trovare un compromesso con i repubblicani sul fiscal cliff – Intanto il Giappone rompe gli indugi e anticipa le elezioni – Dallara, n.1 dell’associazione delle maggiori banche europee, lancia l’allarme: “Troppa austerità soffoca la Grecia” – Piazza Affari inizia con il segno meno

Fiscal cliff Usa, emergenza Grecia, Giappone: qualcosa si muove. Piazza Affari stamani è negativa

LE ELEZIONI FANNO BENE A TOKYO +1,8%. DUELLO IN TELECOM ITALIA SU SAWIRIS

Rallentano le Borse, alle prese con problemi vecchi e nuovi: l’attacco israeliano a Gaza contribuisce al finale in pesante ribasso di Wall Street. Il prezzo del greggio  Wti è salito dell’1,2% a 86,4 dollari al barile, Brent a 110,1 dollari (+1,7%).

Al contrario la Borsa di Tokyo +1,8% prende il volo dopo la decisione del partito al governo, lo Ldp, di anticipare le elezioni (previste in estate) al prossimo 16 dicembre. In quetso modo il premier vuole scongiurare il rischio di un’impasse parlamentare su “fiscal cliff” e nuovo budget.  Un esempio da non trascurare, vista  la singolare somiglianza politica tra Giappone ed Italia…

Scendono invece le altre Borse asiatiche, a partire da Hong Kong -0,9%. Pesante la discesa di Wall Street, che giudica lontano un accordo sul fiscal cliff: A fine seduta il Dow Jones scende del 1,45%, S&P –1,39%, Nasdaq -1,29%.

Una pesante ipoteca, insomma, sull’apertura di stamane. La Borsa di Milano è finita ieri in ribasso dello 0,5%: la settima seduta in calo delle ultime nove Francoforte e Parigi hanno perso lo 0,9%, Londra è scesa del 1,1%.

ASIA

Si è chiuso senza sorprese il Congresso del Partito. Il nuovo comitato centrale, compoto da 7 membri, si segnala però per la prevalenza dei conservatori mentre non sono stati promossi i riformisti  Li Yuanchao, capo dell’organizzazione del partito e  Wang Yang, il segretario del partito della provincia  Guangdong.

Cauta la reazione della Borsa di Shanghai -0,4%. Il mercato, quest’anno sotto del 6,8%, guarda ora con attenzione alle prime mosse del nuovo esecutivo. Uno dei problemi più urgenti èer Xi Jingping, il nuovo presidente, è il deterioramento degli attivi delle grandi banche pubbliche, il motore dell’economia: negli ultimi tre mesi le sofferenze sono aumentate di 22,4 miliardi di yuan. Urge un’operazione pulizia.

AMERICA

E’ in vista una nuova ondata di acquisti di bond d parte della Fed. E’ quel che si deduce dalla lettura delle minute della riunione della Fed del 23-24 ottobre scorso, alla vigilia delle elezioni. L’operazione potrebbe essere lanciata a dicembre, con un obiettivo esplicito: accelerare la crescita dell’occupazione.

Intanto Barack Obama, nella sua prima conferenza stampa da giugno, si è dichiarato disponibile a un compromesso con i repubblicani per evitare il fiscal cliff, ma ha ribadito la sua strategia fiscale per il secondo mandato: la normativa “puo’ essere semplificata e resa più efficiente”, ma una revisione ed eventuale riduzione delle deduzioni fiscali “non è sufficiente” per aumentare abbastanza gli introiti fiscali. Perciò “è necessario che gli americani più ricchi paghino di più”. Non verranno prorogati i tagli fiscali per i cittadini con reddito superiore ai 250.000 dollari. Ma Obama ha aggiunto: “Non chiuderò la porta in faccia a nessuno, voglio sentire nuove idee, il problema si può risolvere”. I dati macroeconomici diffusi negli Stati Uniti non hanno spostato il baricentro della seduta e la buona trimestrale di Cisco  non è stata sufficiente a scuotere  Wall Street.

Di rilievo il balzo di Abercrombie&Fitch +26%. La società dell’abbigliamento casual ha diffuso dati del trimestre superiori alle aspettative, utile per azione a 0,87 dollari contro aspettative del consensus a 0,59 dollari. I ricavi sono saliti del 9% a 1,17 miliardi di dollari. Infine, Warren Buffett ha annunciato l’investimento di Berkshire Hathaway nella  John Deere.

EUROPA

Charles Dallara, numero uno dell’Iif (l’organismo raggruppa le principali 400 banche europee), a sorpresa ha lanciato un monito contro i programmi di austerità che stanno deprimendo l’economia greca. ‘E’ tempo di riconoscere che queste misure condannano non solo Atene ma l’intera Europa a un periodo che si annuncia doloroso’, ha detto. Dallara, che sta negoziando insieme con la Troika la concessione di nuovi aiuti ad Atene, ha lanciato un appello a Fmi e Unione Europea per trovare soluzioni “creative” e “non conformiste” per rivitalizzare l’economia greca e garantire la stabilità del sistema finanziario mondiale.

La titubanza degli investitori internazionali a tornare con maggior serenità sui bond periferici viene fotografata  dall’esito dell’asta tedesca di  titoli di stato a 2 anni (Schatz). La Germania ha piazzato la bellezza di 4,32 miliardi di titoli a un rendimento inferiore allo “zero” (-0,02% per l’esattezza), per la prima volta dal luglio scorso. Le richieste del mercato sono state pari a 8,4 miliardi.

Lo spread Grecia/Germania scivola comunque sotto i 1.600 pb, si resta sui minimi dell’anno. L’euro si è leggermente apprezzato a contro il dollaro a 1,273 da 1,270. Il cross Euro/Franco Svizzero scivola oggi a quota 1,2037, nuovo minimo da metà settembre e sempre più vicino alla soglia (1,20) che costringerebbe nuovamente la banca centrale svizzera a “stampare” franchi per evitarne un’eccessiva rivalutazione.

ITALIA

La nota lieta è l’ottimo risultato della delicata asta di Btp. Il Tesoro ha piazzato circa 5 miliardi di titoli con scadenze tra 2015, 2023 e 2029 con rendimenti in calo e inferiori a quelli scambiati sul mercato secondario. Lo spread Bund/Btp ha chiuso invariato a quota 360, il rendimento del Btp a 10 anni si è attestato al 4,94%.

Piazza Affari ha sofferto il calo delle banche: Unicredit -2,2%. Intesa Sanpaolo -1,7%, Banco Popolare -2,8%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna -3,1%, MontePaschi -5,1%. Fra le assicurazioni, Generali ha chiuso invariata, Unipol è scesa dell’1,9%, Fondiaria Sai  ha perso il 3,4%. “La partecipazione Fonsai in Generali verrà ceduta entro l’anno, quella in Mediobanca entro la fine del 2013” ha detto l’ad Carlo Cimbri in conference call con gli analisti.

Ieri, in Europa, ha brillato l’indice di settore dei media grazie alla performance di Vivendi +5%, il conglomerato con attività che spaziano dalla telefonia alla televisione. Un risultato che rende ancor più amara la frana di Mediaset, finita in ribasso del 2,9%. Ieri la società ha presentato i dati del trimestre ed ha comunicato che lo scenario di mercato resta pesante.

Ma la ristrutturazione di Vivendi coinvolge l’Italia per un altro motivo: Tim Brasil, la consociata di Telecom Italia +0,97% è tra le società più interessate all’acquisto della brasiliana Gvt, messa in vendita da Vivendi. Ma per finanziare l’operazione sono necessari nuovi capitali. Di qui l’interesse del presidente Franco Bernabé per l’offerta di Naguib Sawiris, pronto a partecipare ad un aumento di capitale per 4-5 miliardi. Ma  anche l’ostilità di Telefonica che ha già fatto sapere di non voler vendere né  diluire la propria partecipazione. Anche per l’ad Marco Patuano un aumento di capitale non è necessario.

Il rialzo del petrolio non ha sostenuto i titoli del settore, che al contrario sono finiti in ribasso: Eni  ha perso lo 0,5% e Saipem  il 2,8%. Fiat  è finita in calo del 2,5%, Pirelli ha perso il 2,3%. Fra gli industriali, si è mossa bene StM che ha guadagnato l’1,5%, Ansaldo  è salita dello 0,8%. Positiva Enel, in rialzo del 2,1% all’indomani della presentazione dei dati del trimestre, migliori delle attese. Balzo di A2A  si mette in luce che ha guadagnato il 4%.

Slitta l’approvazione del piano industriale di Iren +1,16% quasi sicuramente dopo il 19 novembre, termine fissato per le offerte vincolanti per l’80% di Trm, società a cui fa capo un maxi termovalorizzatore in costruzione alla periferia di Torino. La multiutility è in lizza insieme ad A2A per l’acquisizione (entrambe hanno presentato manifestazioni d’interesse non vincolanti) ma il cda di oggi non ha preso una decisione definitiva, poiché manca ancora un quadro completo sulle prospettive e sui numeri dell’impianto del Comune di Torino.

Tra le small cap, è salita Banca Ifis +2,9%. Due offerte in arrivo al board di Risanamento +2,7%per l’area di Santa Giulia. Una è stata presentata da Idea Fimit (gruppo De Agostini), l’altra da Manfredi Catella per conto di Hines.

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