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Fiorentina-Juve: in Coppa Italia il ritorno di Vlahovic davanti ai suoi ex fans. Milan-Inter 0 a 0

Vlahovic torna per la prima volta da rivale al Franchi, che in Coppa Italia per Fiorentina-Juve non gli prepara un’accoglienza amichevole. Nel derby Milan-Inter pari a reti inviolate

Fiorentina-Juve: in Coppa Italia il ritorno di Vlahovic davanti ai suoi ex fans. Milan-Inter 0 a 0

Fiorentina-Juve, la partita d’andata della seconda semifinale di Coppa Italia, in programma stasera allo stadio Franchi alle ore 21 (in tv su Canale 5), sarà soprattutto l’esame di maturità del bomber bianconero Dusan Vlahovic, che per la prima torna davanti ai suoi ex tifosi. Deludente invece il primo match dell’altra semifinale di Coppa Italia che si è giocato ieri sera tra Milan e Inter a San Siro e che è finito 0 a 0 rinviando il verdetto finale alla gara di ritorno.

Fiorentina-Juve è un match mai banale per via di una rivalità che dura ormai da 40 anni (galeotto fu lo scudetto del 1982), ma questa volta, se possibile, l’astio è ancora più alto del solito. Colpa di Vlahovic e del suo recente trasferimento in bianconero, che ha mandato Firenze sull’orlo di una crisi di nervi, poi parzialmente rientrata grazie ai gol di Piatek. Il suo ritorno al Franchi è dunque uno dei maggiori motivi d’interesse della serata, anche se Allegri, sia per questioni di turnover che ambientali, potrebbe anche concedergli un turno di riposo, almeno in partenza.

Le parole di Allegri prima fi Fiorentina-Juve

“Dusan sarà sempre riconoscente a tutta Firenze, dove è cresciuto fino ad arrivare alla Juventus – il pensiero di Allegri – Lui è tranquillo e sereno, poi è normale che sia una partita speciale, torna dov’è stato per tanti anni: questi, ad ogni modo, sono passaggi che un ragazzo di 22 anni deve fare. Le preoccupazioni in questo momento dovrebbero essere altre, Fiorentina-Juve è una bella partita tra due squadre forti che vogliono arrivare in finale”. Il popolo Viola però non la pensa così e difficilmente (eufemismo) ascolterà i consigli del tecnico bianconero prima di Fiorentina-Juve. Sul resto però Max ha indubbiamente ragione, perché la sfida si preannuncia molto interessante, tra due allenatori con idee di calcio molto diverse e due squadre a loro immagine e somiglianza.

Le parole di Italiano

“L’accoglienza a Vlahovic? Questo problema non ci riguarda e non fa parte della preparazione alla partita – ha tagliato corto Italiano -. Io devo pensare al loro attacco, davanti sono molto forti e hanno frecce che possono far male in ogni momento, idem in difesa e in campionato sono reduci da 13 risultati utili consecutivi. Mi auguro che lo stadio si concentri sul sostenere noi, ho bisogno del tifo per cercare di trascinarci: il Franchi, quando il clima si scalda, diventa bellissimo”. Il tecnico Viola sa che questa è la partita dell’anno per la sua gente, tanto più che può valere una finale che manca dal 2014 e, soprattutto, può aprire una corsia preferenziale per l’Europa. Certo, la Fiorentina può raggiungerla anche attraverso il campionato, ma andare in finale contro una delle milanesi vorrebbe dire avere la quasi certezza di aver centrato l’obiettivo.

Fiorentina-Juve, le formazioni

Tutti a disposizione, eccetto lo squalificato Martinez Quarta, per la Fiorentina, che affronterà questa semifinale d’andata con la miglior formazione possibile. Italiano si affiderà al solito 4-3-3 con Terracciano in porta, Odriozola, Milenkovic, Igor e Biraghi in difesa, Bonaventura, Torreira e Castrovilli a centrocampo, Nico Gonzalez, Piatek e Saponara in attacco. Lunghissimo invece l’elenco di indisponibili della Juventus, con Allegri che dovrà rinunciare a Dybala, Rugani, Chiellini, Alex Sandro e Zakaria, oltre ai soliti Chiesa, McKennie, Bernardeschi e Kaio Jorge. Il tecnico inoltre darà sicuramente un turno di riposo a Szczesny e Bonucci e potrebbe fare lo stesso con Vlahovic, anche se su quest’ultimo è possibile si tratti di mera pretattica. Il 4-3-3 bianconero vedrà così Perin tra i pali, Pellegrini, Danilo, De Ligt e De Sciglio nel reparto arretrato, Locatelli, Arthur e Rabiot in mediana, Cuadrado, Vlahovic (o Morata) e Kean nel tridente offensivo.

Milan-Inter 0-0, l’analisi della partita

Milan-Inter 0-0, si decide tutto al ritorno. Il derby d’andata della semifinale di Coppa Italia finisce con un pareggio che, a conti fatti, può andar bene a entrambe, quantomeno a livello di risultato. La qualificazione alla finale infatti resta apertissima, per quanto la regola del gol in trasferta, valida ancora per questa stagione (chissà poi perché…), dia un piccolissimo vantaggio ai rossoneri, che passerebbero anche con un pari con gol, parlando di gioco però, se le milanesi volevano dare delle risposte, proprio non ci siamo.

È stato un derby tirato e parco di emozioni, per non dire brutto, molto lontano da quello di campionato dello scorso 5 febbraio. Sia Milan che Inter non ci sono arrivate bene, il che ha alimentato dubbi e paure di entrambe, il resto lo hanno fatto le circostanze (una semifinale d’andata, per giunta tra due squadre della stessa città, è chiusa per natura) e il calendario fitto d’impegni, che ha inevitabilmente razionato le energie. I rossoneri di Pioli tornano a casa con qualche rammarico in più, anche se il risultato, come detto in precedenza, non è affatto da buttare in vista del ritorno, il maggior numero di occasioni create però autorizza a parlare di chance sprecata.

Il Diavolo ha mostrato una miglior condizione fisica, il che ha prodotto alcune situazioni interessanti già nei primi minuti con Saelemaekers, Hernandez e Krunic, per arrivare poi a quelle della ripresa con Leao e Giroud, ma le ha malamente sprecate, mostrandosi ancora una volta poco cattivo in zona gol. L’Inter invece in porta c’è andata pochissimo, limitandosi a qualche pallone insidioso respinto bene da Romagnoli (uscito per infortunio al 25’) e Kalulu: le partite consecutive senza segnare diventano 4, un’enormità considerando che parliamo del miglior attacco del campionato. Da segnalare poi un episodio sospetto nell’area nerazzurra per un contatto, diciamo così, “maschio” tra Skriniar e Giroud, per il resto però lo 0-0 è sostanzialmente giusto e lascia Milano a interrogarsi sui perché di tante difficoltà.

Le parole di Pioli e di Inzaghi

“Abbiamo fatto una buona gara e la squadra mi è piaciuta molto – il commento di Pioli -. Credo che meritassimo di vincere per la prestazione fatta, ma nell’ottica delle due partite è un buon risultato. Abbiamo aggredito l’Inter per tutta la gara, siamo stati molto pericolosi e abbiamo concesso poco, purtroppo però siamo mancati nella finalizzazione, nell’ultimo controllo o nell’ultimo passaggio”.

“È stato un derby meno spettacolare degli ultimi due, però c’era tanto in palio, le due squadre non erano molto fluide e sciolte – ha replicato Inzaghi -. Al ritorno dovremo vincere, vogliamo la finale per alzare un altro trofeo, sapendo che questo è un momento così, dobbiamo recuperare brillantezza dopo un periodo in cui abbiamo giocato tanto. Sono quattro partite che non segniamo e questo fa notizia, ma abbiamo sempre il miglior attacco del campionato e presto torneremo a far gol”.

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