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Finmeccanica evita la paralisi da nomine e approva il nuovo modello organizzativo del gruppo

L’avvicinarsi delle nomine provoca sempre una paralisi dei gruppi pubblici: Finmeccanica lo evita con il progetto di un nuovo modello organizzativo di gruppo per il settore Aerospazio, difesa e sicurezza da cui sono escluse le aziende del settore trasporti destinate al deconsolidamento, le joint venture internazionali, la DRS Tech e la Fata

Finmeccanica evita la paralisi da nomine e approva il nuovo modello organizzativo del gruppo

Ogniqualvolta si avvicinano le nomine e il rinnovo degli incarichi di vertice ogni gruppo pubblico va incontro all’inevitabile rischio di paralisi che può durare dai tre ai sei mesi. Una sorta di trimestre o semestre bianco che la Finmeccanica, guidata da Alessandro Pansa, ha aggirato avviando da subito un progetto di un nuovo modello organizzativo e operativo di gruppo per il settore Aerospazio, difesa e sicurezza (“A,D&S”). E’ una scelta coraggiosa che può far arricciare il naso a chi, come i sindacati, teme per il futuro di quella autentica macchina mangiasoldi che è AnsaldoBreda ma che ha dalla sua più di una ragione. Anzitutto perchè il nuovo modello organizzativo si allinea alle iniziative già intraprese dai maggiori concorrenti con l’obiettivo di rispondere alle sfide poste dalla riduzione dei budget nei mercati domestici, dal progressivo esaurirsi dei programmi finanziati dai governi e dall’aumento dei requisiti di competitività.

In secondo luogo il riassetto organizzativo intende valorizzare il capitale umano e accrescere il ritorno sul capitale investito. Rappresenta, inoltre, un ulteriore passo avanti nel percorso di consolidamento della governance i cui obiettivi fondamentali sono: lo sviluppo del settore A,D&S; la concentrazione nel settore A,D&S, con la cessione di Ansaldo Energia ed il previsto deconsolidamento del settore trasporti; il rafforzamento della governance, attraverso interventi mirati ad accorciare la linea di controllo e migliorare l’efficienza della gestione.

Inoltre il gruppo Finmeccanica potrà così consolidare il proprio ruolo sui mercati internazionali e nei processi di riconfigurazione del comparto a livello mondiale e rafforzare, al contempo, lo sviluppo dell’industria manifatturiera italiana ad alta tecnologia.

Per attuare ciò è previsto che Finmeccanica controlli strategicamente le Aziende interessate, per conseguire maggiore efficacia nella gestione del portafoglio prodotti dei singoli business. Sarà inoltre attuata una gestione coordinata, tra la Capogruppo e le società operative, delle attività connesse al prodotto, ai mercati, all’esecuzione degli ordini e al service nelle aree Elicotteri, Aeronautica, Elettronica per la Difesa e Sicurezza e Sistemi di Difesa. Non si tratta di un commissariamento ma di una logica razionalizzazione della governance, tant’è che il nuovo modello organizzativo, che interesserà tanto la struttura di Finmeccanica quanto quella delle società operative, sarà attuato in stretta collaborazione con gli amministratori delegati delle aziende interessate, con la progressiva adozione dei necessari provvedimenti organizzativi.

Con le decisioni adottate, Finmeccanica si attesterà su una più efficace funzione di produzione, sfrutterà economie di scala e di scopo e aumenterà la sua competitività, conseguendo consistenti benefici economici nel medio periodo.

Restano escluse dalla riorganizzazione le aziende del settore trasporti destinate al deconsolidamento, le joint venture internazionali del settore spazio e difesa, la controllata DRS Technologies e la Fata, per le quali permarrà la responsabilità diretta della Corporate.

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