Condividi

Finecobank: raccolta netta di oltre 200 milioni a novembre

A novembre la banca guidata da Alessandro Foti ha registrato una raccolta netta positiva per 205,5 milioni di euro. Da inizio anno il saldo sale dunque a 5,4 miliardi di euro, +9% rispetto allo stesso periodo del 2017

Finecobank: raccolta netta di oltre 200 milioni a novembre

Novembre positivo per Finecobank. La banca del gruppo Unicredit nel mese, ha registrato una raccolta netta positiva per 205,5 milioni di euro. Da inizio anno il saldo sale dunque a 5,4 miliardi di euro, cifra che rappresenta un rialzo del 9% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Nel dettaglio, la raccolta gestita è stata pari a 174,1 milioni (2,41 miliardi da inizio 2018), mentre la componente amministrata ha raccolto 139 milioni (1,743 miliardi da gennaio).

Segno negativo per la raccolta diretta, con deflussi per 107,6 milioni. Laa raccolta in Guided Products è stata pari a  312 milioni nel mese.

La raccolta da inizio anno tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 4,831 miliardi (+5% a/a), mentre il patrimonio totale è pari a 69,790 miliardi (+5% rispetto a novembre 2017 e +4% rispetto a dicembre 2017).

Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore Generale di Fineco, ha commentato:“Anche novembre registra un dato molto soddisfacente, in un mese dove l’elemento stagionale dovuto alpagamento delle imposte evidenzia una clientela fidelizzata e di miglior qualità, che sempre più utilizza Fineco come banca principale. In particolare, l’asset mix beneficia dei prodotti e servizi di consulenzaevoluta di nuova generazione recentemente lanciati, sui quali converge un interesse crescente dei clienti. Un interesse che conferma la capacità di Fineco e dei suoi consulenti di offrire soluzioni in grado di rispondere alle loro necessità finanziarie”.

Nonostante i dati positivi sulla raccolta mensile, a Piazza Affari, Finecobank cede oltre il 6%, in forte difficoltà come tutto il resto del comparto bancario (-4% il Ftse Italia Banche) a causa delle tensioni politiche internazionali e dell’incertezza sulla manovra italiana.

Commenta