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Fincantieri al Governo: garantire finanziamento commesse

L’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono in commissione Industria del Senato- “Assicurare medesimo impegno del 2011” – Il piano di ristrutturazione “con l’obiettivo di non licenziare nessuno”.

Fincantieri al Governo: garantire finanziamento commesse

Nonostante la situazione di difficoltà, Fincantieri ha continuato a produrre degli utili, ma il governo deve assicurare un adeguato finanziamento delle commesse in modo da garantire una maggiore certezza degli investimenti da parte della società. E’ la sollecitazione dell’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, sentito dalla commissione Industria del Senato.

La crisi a livello globale ha avuto un impatto negativo su tutte le linee di business di Fincantieri, e il peggioramento dell’economia mondiale “non lascia intravvedere prospettive positive per i prossimi anni”. Il calo della domanda di mercato ha imposto la necessità di una riorganizzazione del sistema produttivo in Italia: riconversione dei cantieri di Castellamare di Stabia e di Sestri, razionalizzazione delle attività negli altri siti produttivi del Gruppo e adeguamento forza lavoro comunque eccedente rispetto ai fabbisogni. In ogni caso “Fincantieri si sta adoperando per minimizzare l’impatto sociale derivante dal processo di riorganizzazione descritto, con l’obiettivo di non licenziare nessuno”.

L’Azienda ha previsto di utilizzare ove possibile la mobilità interna tra i siti, incentivi e strumenti di outplacement per l’adesione volontaria all’esodo ed un ricorso massimo agli ammortizzatori sociali disponibili (CIGS e mobilità). Intenzione del gruppo e’ operare dialogando con le parti sociali e ha già avviato un confronto con il Ministero del Lavoro. Fincantieri si sta infine attivando per individuare soluzioni alternative di riqualificazione dei siti coinvolgendo anche Fintecna Immobiliare e Invitalia.

Bono ha sottolineato la presenza di player cantieristici asiatici di dimensioni considerevolmente maggiori rispetto a Fincantieri che hanno già avviato dei processi di diversificazione verso segmenti a più alto valore aggiunto , per rispondere al disequilibrio tra domanda e offerta creatosi a seguito della sovraccapacità produttiva registrata negli anni passati. E dunque ” Fincantieri deve perseguire una strategia di crescita e diversificazione dei business per mantenere una posizione competitiva nel mercato cantieristico e rispondere alla minaccia di ingresso nel segmento delle Navi da Crociera degli operatori asiatici”.

Premesso che l’incidenza dei ricavi sviluppati da programmi da committente pubblico sul totale ricavi del Gruppo nel 2011 è stata pari al 9%, Bono si rivolge all’esecutivo: al fine di supportare la difesa e lo sviluppo dell’azienda “Fincantieri si attende un impegno da parte del governo a finanziare commesse pubbliche almeno in linea con i valori 2011“. Ed entra nel dettaglio: in particolare si rende necessario il pieno finanziamento dei programmi che ad oggi sono attivi / in corso di discussione, e cioe’ 1) Programma FREMM (10 fregate, di cui solo 4 pienamente finanziate) 2) -Programma U212 (2 sommergibili) per la Marina Militare Italiana 3)-Nuove navi LSS e LHD per la Marina Militare Italiana 4)-Commesse USSP (Unità di Supporto Subacqueo Polivalente) 5)-Nave oceanografica nell’ambito del programma RITMARE con il CNR.

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