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Fifa: Blatter favorito nonostante lo scandalo ma il suo mandato è a tempo

Pronostici favorevoli allo svizzero Sepp Blatter ma dopo gli scandali esplosi in settimana il suo quinto mandato non durerà a lungo: l’ipotesi è che lasci prima della fine dell’anno – Il fronte Anti-Blatter è guidato da Platini (presidente Uefa) e dalla maggior parte delle federazioni calcistiche europee

Fifa: Blatter favorito nonostante lo scandalo ma il suo mandato è a tempo

L’era di Sepp Blatter sta per terminare ma oggi a Zurigo il 79enne svizzero sarà eletto per la quinta volta consecutiva alla guida del massimo organismo del calcio: la Fifa. E tanto per cambiare, anche l’elezione di quest’anno è avvolta da polemiche e veleni.

Ma l’assemblea che si riunisce oggi a Zurigo sarà ancora più rovente dopo l’incredibile caso di corruzione esploso mercoledì scorso e che ha causato l’arresto di sette dirigenti, con Blatter iscritto nel registro degli indagati.

Un caso esploso alla vigilia dell’elezione del presidente Fifa e che ha messo in seria discussione il rinnovo della fiducia a Blatter fino al 2019. Lo svizzero, all’interno della Fifa dal 1977, segretario generale dal 1981 e presidente dal 1998, dovrebbe essere rieletto per la quinta volta a capo dell’organismo mondiale del calcio ma, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe presto lanciare il timone.

Blatter già da tempo iniziava a perdere consensi all’interno delle varie federazioni continentali (Uefa in primis) ma dopo lo scandalo corruzione esploso a metà settimana anche gli sponsor sembrano tirarsi indietro. È il caso, ad esempio, dell’Onu con il portavoce Stephane Dujarric che ha dichiarato: “Dobbiamo dare uno sguardo molto attento alle partnership esistenti con la Fifa e al modo in cui la situazione si evolve”.

La situazione, però, appare chiara: Blatter riuscirà a spuntarla per la rielezione sul suo unico sfidante, il principe giordano Alì bin Hussein, probabilmente a partire dal secondo scrutinio quando basterà la metà più uno dei voti del congresso: 105.

Sepp Blatter ‘confida’ nell’appoggio delle federazioni africane (54 voti), di buona parte di quelle asiatiche (46 voti) e del Sudamerica (10 voti) più la Russia. Basterebbero questi quattro fronti per confermare la sua presidenza: uno schieramento, quello pro Blatter, che riflette perfettamente, l’assegnazione degli ultimi quattro campionati del mondo: Sudafrica 2010, Brasile 2014, Russia 2018 e Qatar 2022.

Dall’altra parte c’è il fronte europeo fortemente caratterizzato dalla vocazione anti-Blatter più che essere pro Hussein. In testa al fronte europeo c’è ovviamente Michel Platini che sulla vicenda della corruzione nella Fifa ha usato parole molto dure: “Sono disgustato, non ne posso veramente più”, chiedendo le dimissioni di Blatter. Con le federazioni europee, quasi tutte anti-Blatter, c’è anche parte della Concacaf (Federazione calcistica del Nord e CentroAmerica), i Paesi dell’Oceania e alcune federazioni calcistiche asiatiche. Troppo poche, però, oggi, per insidiare il trono di Sepp Blatter. Ma già da domani partirà la rivoluzione e sarà le Roi Michel a capo di essa, pronto, magari un giorno, a sedersi sul trono della Fifa.

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