Condividi

Fiat valuta un futuro lontano dall’Italia

Il Lingotto ha dichiarato di riservarsi di rivedere le proprie strategie industriali in Italia alla luce della sentenza della Corte Costituzionale sullo Statuto dei lavoratori.

Fiat valuta un futuro lontano dall’Italia

La Fiat si riserva di rivedere le proprie ‘strategie industriali in Italia’ alla luce della sentenza depositata oggi dalla Corte Costituzionale. E’ quanto emerge dal comunicato diffuso in serata dal Lingotto. “La sentenza della Corte Costituzionale – recita il comunicato – stabilisce l’illegittimità dell’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori nella parte in cui prevede che il criterio per la rappresentatività sindacale consista nella sottoscrizione di contratti collettivi di lavoro applicati in azienda”.

” Secondo la Corte – prosegue la Fiat – la rappresentatività deve essere riconosciuta anche a quei sindacati che, pur non firmatari dei contratti, abbiamo comunque partecipato attivamente alle trattative. La Fiat si riserva dunque di valutare se e in che misura il nuovo criterio di rappresentatività, nell’interpretazione che ne daranno i giudici di merito, potrà modificare l’attuale assetto delle proprie relazioni sindacali e, in prospettiva, le sue strategie industriali in Italia. Certamente è necessario che, come anche la Corte suggerisce, il legislatore affronti rapidamente il generale problema della rappresentanza sindacale garantendo la certezza del diritto e l’uniformità dell’interpretazione normativa. L’Azienda sottolinea comunque in conclusione che l’interpretazione della norma finora seguita e’ stata riconosciuta non solo come corretta ma come l’unica possibile. ‘La Corte – termina il comunicato – ritenendo infatti che l’articolo 19 non consentiva ‘l’applicazione di criteri estranei alla sua formulazione letterale’, ha dimostrato l’infondatezza di tutte le accuse, a cominciare da quella infamante di violazione della Costituzione, che sono state rivolte da piu’ parti alla Fiat, la quale ha soltanto applicato la legge’.

Commenta