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Ferrari, le banche e Telecom danno sprint alla Borsa

Piazza Affari (+ 1,07%) tra le migliori Borse de’Europa – La pioggia di soldi della Bce tonifica i titoli bancari – Brillano la Ferrari, che dribbla l’allarme Ford, e Telecom Italia, in fibrillazione per le liste dei candidati al Cda – Vendite su Poste, Fca, Unipol e Tenaris

Ferrari, le banche e Telecom danno sprint alla Borsa

L’onda verde lambisce le Borse europee, trascinate dalle banche, anche grazie alla pioggia di soldi ottenuti nell’asta Tltro2. Milano chiude a +1,07% e torna abbondantemente sopra quota 20.000 punti (20.167), con Ferrari, +4,35%, lanciata a gran velocità dopo la promozione di Citi, da neutrale a buy. Clima primaverile anche sulle altre piazze: Francoforte guida la fila con un rialzo dell’1,14%, nonostante un calo di fiducia dei consumatori; seguono Madrid +0,93% e Parigi +0,76%. Più cauta Londra, +0,22%, dopo i tragici fatti di ieri. Wall Street apre in ordine sparso, con il dato deludente dei sussidi alla disoccupazione, poi trova la direzione migliore, anche grazie alle vendite di nuove abitazioni nel mese di febbraio, superiori alle attese. Dopo qualche giorno d’incertezza i principali listini di New York si scoprono ottimisti, in attesa che Donald Trump affronti, stasera, il voto sulla riforma sanitaria, banca di prova oltre il quale si attende l’epocale intervento sul fisco. 

Leggermente in calo il cambio euro-dollaro, ma sempre in zona 1,078 (-0,1%); piatto il Brent, 50,6 dollari al barile, -0,08%. Perde terreno l’oro, che in giornata aveva superato anche 1250 dollari l’oncia: 1244,53, (-0,22%).

Sul fronte obbligazionario: il rendimento del decennale italiano si ferma a 2,28%, lo spread col Bund tedesco a 183.90 punti base, in calo dello 0,92%. 

Nel suo bollettino economico, la Bce, analizzando i primi nove mesi del 2016, segnala che investitori esterni all’Eurozona avrebbero dismesso titoli di Stato di Paesi Ue, in particolare d’Italia e Germania. La banca centrale conferma inoltre che la crescita si rafforza e la dinamica dei prezzi migliora, ma non abbastanza da giustificare un cambio di rotta nella politica monetaria. Confindustria osserva che la crescita dell’Italia, anche nei primi mesi del 2017, “rimane al lumicino”, mentre il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, domani a Roma per discutere di manovra correttiva e conti pubblici, invita il paese a darsi una mossa su debito e bassa produttività: “Ci aspettiamo un ambizioso piano nazionale di riforme”.

A Piazza Affari le banche restano sulla cresta, con la Bce che assegna oltre un quarto delle risorse (circa 62 miliardi su 233,5 totali) agli istituti italiani nell’ultima finestra del secondo programma Tltro. Sul Ftse Mib si distinguono Bper +2,82%; Intesa +1,6%; Banca Generali +1,33%; Ubi +3,12%. Piatta Unicredit +0,07%. In recupero Azimut +1,46%; bene Fineco +2,57% e Mediobanca +1,2%.

Titolo migliore di giornata però è Ferrari, +4,35%, che vola a 65,90 euro per azione, portando con sé anche Exor +1,75%. Sul polo opposto Fca, -0,79%, in scia alle pessimistiche previsioni di Ford per il primo trimestre 2017.

Gli acquisti premiano Telecom +2,63%, in prospettiva dell’approvazione dei conti che hanno sancito il ritorno in utile del gruppo nell’esercizio 2016.  A2a +2,25%; Buzzi +2,31%; Cnh +2,57%; Campari +1,59%, Stm +1,79%. Nella moda svettano Ferragamo +1,74% e Ynap +1,92%. Poco mossa Mediaset, +0,16%. Fonti di stampa riferiscono che, secondo Pier Silvio Berlusconi, la vicenda Vivendi peserà sul bilancio per 100 milioni; intanto la società parteciperà alle prossime aste dei diritti del calcio e non esclude di farlo insieme a Telecom Italia. 

Blue Chip peggiore è Poste Italiane, -2,03%, nel timore, del tutto infondato, che la revisione del piano industriale possa avere  impatti sull’utile 2017 e sui dividendi. 

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