Il primo trimestre del 2025 si conferma brillante per i marchi italiani dell’alta gamma automobilistica. Ferrari, emblema dell’eccellenza industriale tricolore, continua a macinare utili e margini da primato. Ma anche Lamborghini – pur parte del gruppo Audi e quindi del colosso tedesco Volkswagen – mostra performance da record, confermando la vitalità del lusso made in Italy.
Ferrari: corrono ricavi e utili
Se la Scuderia Ferrari arranca nel mondiale di F1, a Maranello il motore dei conti finanziari romba senza intoppi. Ferrari chiude infatti i primi tre mesi del 2025 con ricavi netti pari a 1,79 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il numero di vetture consegnate è rimasto pressoché stabile (+0,9%), attestandosi a 3.593 unità, ma a trainare il risultato è stato, ancora una volta, il pregiato mix di prodotto e l’elevato livello di personalizzazioni richieste dai clienti.
L’utile operativo (Ebit) è salito a 542 milioni di euro, con un incremento del 22,7%, mentre l’Ebitda ha toccato quota 693 milioni, in crescita del 14,6%, con margini del 30,3% e del 38,7% rispettivamente. L’utile netto si è attestato a 412 milioni di euro, in aumento del 17% su base annua. L’utile per azione è salito a 2,30 euro (rispetto a 1,95 nel 2024).
Il free cash flow industriale è stato pari a 620 milioni di euro, in aumento grazie alla crescita dell’EBITDA e alla generazione di liquidità derivante anche dagli anticipi incassati per la nuova Ferrari F80. Il tutto, nonostante spese in conto capitale per 224 milioni.
L’indebitamento industriale netto è calato a 49 milioni di euro, dai 180 milioni di fine 2024. Un dato ancor più significativo considerando il riacquisto di azioni proprie per 424 milioni, inclusa la partecipazione all’offerta di bookbuild accelerato promossa da Exor a febbraio. La liquidità disponibile complessiva ammonta a 2,47 miliardi di euro, inclusi 550 milioni di linee di credito inutilizzate.
Performance geografica: Americhe in crescita, Asia in calo
Nel dettaglio, la crescita delle consegne è stata spinta soprattutto dall’Europa (+128 unità) e dalle Americhe (+25 unità). Al contrario, sono in calo le vendite in Cina continentale, Hong Kong e Taiwan (-80 unità) e nel resto dell’Asia-Pacifico (-40 unità).
I modelli più performanti del trimestre includono la Ferrari Roma Spider, la 296 GTS, la famiglia SF90 XX, e la Purosangue. Tra i nuovi arrivi, le prime consegne della 12Cilindri Spider. I modelli ibridi hanno rappresentato il 49% delle vendite, mentre i motori a combustione interna il 51%.
Per quanto riguarda la domanda, il portafoglio ordini di Ferrari risulta completamente coperto fino alla fine del 2026, con la nuova famiglia 12Cilindri a trainare le richieste più recenti.
Vigna, Ad Ferrari: “Grande inizio d’anno, avanti con l’elettrica”
“È stato un altro grande inizio d’anno – ha dichiarato l’amministratore delegato Benedetto Vigna – Nel primo trimestre del 2025, con un lieve aumento delle consegne rispetto all’anno precedente, tutti i principali parametri hanno registrato una crescita a doppia cifra, con una forte redditività guidata dal nostro mix prodotto e dalla continua domanda di personalizzazioni. Ancora una volta, trova conferma la nostra strategia che punta alla qualità dei ricavi più che ai volumi“.
Vigna ha poi rilanciato sui nuovi arrivi: “Continuiamo ad arricchire la nostra offerta in linea con i nostri piani, con sei nuovi modelli nel corso dell’anno, tra cui le 296 Speciale e 296 Speciale A, recentemente presentate, e la tanto attesa Ferrari elettrica, che sarà protagonista di un lancio unico e innovativo. Siamo entusiasti delle novità che ci attendono”.
Ferrari conferma la guidance 2025 (ma con riserva per i dazi Usa)
Ferrari ha confermato la guidance 2025, malgrado i potenziali impatti negativi derivanti dall’introduzione di dazi sulle importazioni di auto Ue negli Usa. Per l’intero anno, Maranello prevede di chiudere con ricavi netti pari o superiori a 7 miliardi di euro, in crescita di almeno il 5% rispetto al 2024. L’Ebitda adjusted è stimato pari o superiore a 2,68 miliardi, con un margine del 38,3%, mentre l’utile operativo adjusted dovrebbe raggiungere o superare i 2,03 miliardi (+7%), con un margine del 29%.
L’utile per azione (Eps) atteso è pari o superiore a 8,60 euro e il free cash flow industriale dovrebbe attestarsi intorno a 1,20 miliardi, in aumento del 17%. Resta poi un margine di incertezza legato all’introduzione di dazi statunitensi sulle auto di provenienza europea, che potrebbe comportare una diluizione fino a 50 punti base sui margini percentuali di redditività (Ebit e Ebitda).
Lamborghini: ricavi e utile operativo in forte accelerazione
Anche la Casa di Sant’Agata Bolognese apre l’anno con risultati solidi su tutta la linea. Nel primo trimestre del 2025, Automobili Lamborghini ha consegnato 2.967 vetture, raggiungendo un fatturato di 895,2 milioni di euro, in crescita del 29,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il risultato operativo si attesta a 248,1 milioni di euro, segnando un balzo del 32,8%.
“Il futuro è nelle nostre mani: siamo noi a dover creare la nostra resilienza. I risultati del primo trimestre confermano la forza del nostro brand, anche in uno scenario economico incerto. La domanda globale rimane alta e i dati registrati sono un’ulteriore dimostrazione della validità della nostra strategia: coniugare performance, innovazione e esclusività, mantenendo al centro la qualità e la personalizzazione” ha dichiarato Stephan Winkelmann, ceo della Casa del Toro.
Fondamentale il contributo dei nuovi modelli: la Revuelto, prima V12 ibrida plug-in di Lamborghini, è ormai a pieno regime produttivo, mentre la Urus SE – versione ibrida del Super SUV – sta già attirando nuovi clienti.
Produzione distribuita, domanda solida, attesa per la Revuelto
Le consegne sono risultate ben distribuite tra le macroaree commerciali: Emea con 1.368 unità (+7%), Americhe con 1.034 (+21%) e Apac con 565 (+14%). Gli Stati Uniti si confermano primo mercato (933 vetture), seguiti da Germania (366), Regno Unito (272), Giappone (187) e Italia (143).
Il portafoglio ordini si conferma robusto, con tempi di attesa per la Revuelto superiori ai due anni. “Il 2025 si è aperto con una performance solida – ha dichiarato il cfo Paolo Poma – In un contesto incerto, restiamo concentrati sulla creazione di valore sostenibile, puntando su solidità economica e responsabilità ambientale”.
Nessun impatto dai dazi, ma tensioni sotto osservazione
Le recenti tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti non hanno inciso sui risultati di Lamborghini nel primo trimestre, ma l’azienda osserva con attenzione l’evoluzione della situazione. “Sosteniamo un commercio internazionale basato su regole condivise, mercati aperti e relazioni stabili tra le economie globali – si legge nella nota ufficiale – Convinti che misure protezionistiche possano avere effetti negativi su crescita, competitività e sviluppo”.