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Fca: trimestre in rosso ma per accantonamenti, debito scende più del previsto

Pesano oneri una tantum pari a 602 milioni di euro – Titolo sospeso a Piazza Affari (-4,35%) – L’utile netto adjusted del trimestre migliora a 303 milioni – Ricavi +17%, Ebitda +35% – Confermati i target 2015, ridotto quello sul debito.

Fca: trimestre in rosso ma per accantonamenti, debito scende più del previsto

Fca ha chiuso il terzo trimestre con un indebitamento netto industriale in calo di 200 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2015, a quota 7,8 miliardi di euro. La liquidità disponibile rimane forte, a 24,9 miliardi di euro. I ricavi del periodo registrano una crescita del 17%, a 27,5 miliardi di euro, mentre l’Ebit mette a segno un balzo del 35%, a 1,3 miliardi, grazie soprattutto alla performance dell’area Nafta, con un risultato operativo più che raddoppiato a 1,18 miliardi di euro. Buoni risultati anche delle attività europee, che nel trimestre vedono aumentare i ricavi a doppia cifra, a 4,6 miliardi, con un Ebit positivo per 20 milioni rispetto alla perdita di 59 milioni del terzo trimestre 2014. 

Sui conti, tuttavia, pesano oneri una tantum pari a 602 milioni di euro, al netto delle imposte, principalmente per riflettere negli accantonamenti l’attuale contesto normativo e delle campagne di richiamo. L’utile netto adjusted del trimestre migliora a 303 milioni dai 230 milioni nello stesso periodo dello scorso anno, mentre ante rettifiche il risultato del trimestre è in rosso per 299 milioni di euro. Dopo la pubblicazione di questi numeri, il titolo è entrato in asta di volatilità, con un calo teorico pari a -4,35%. Un risultato in netto contrasto con l’andamento del Ftse Mib, che sale dello 0,77%. 

In ogni caso, il gruppo conferma i target per l’anno in corso, rivisti al rialzo nel secondo trimestre. “Si precisa che il target dell’indebitamento netto industriale è stato rivisto – si legge nella nota – per tener conto delle transazioni completate in relazione all’Ipo di Ferrari ed è ora compreso nel range 6,6-7,1 miliardi di euro (da 7,5-8,0 miliardi di euro)”.

I target per il 2015 prevedono inoltre consegne a livello globale a circa 4,8 milioni di veicoli, ricavi a oltre 110 miliardi di euro, ebit adjusted pari o superiore a 4,5 miliardi di euro.Previsto inoltre un utile netto adjusted pari a circa 1,2 miliardi di euro con un utile base per azione adjusted pari a circa 0,77 euro. “Gli importi di cui sopra – ha spiegato la società – non riflettono gli impatti connessi alla preannunciata scissione di Ferrari, pianificata per il gennaio 2016”.

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