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F1: Gp Monza con i tifosi, ma la Ferrari non scalda i cuori

Domenica alle 15 si corre la 92 esima edizione del Gran Premio d’Italia, ma per Leclerc e Sainz sono poche le chance di dare una gioia ai tifosi di casa, che infatti non riempiranno le tribune. La novità della sprint qualifying

F1: Gp Monza con i tifosi, ma la Ferrari non scalda i cuori

Anche quest’anno, si vince l’anno prossimo. Questo devono aver pensato molti tifosi ferraristi alla vigilia del Gran Premio di Formula 1 di Monza, che torna parzialmente in presenza dopo l’edizione 2020 a porte chiuse, a giudicare dai dati della prevendita che parlano di un mezzo flop: complici i prezzi molto alti (ma nella media per un evento del genere) e una stagione estiva ancora viva, che suggerisce piuttosto gli ultimi scampoli di vacanza, ma a pochi giorni dalla gara di domenica 12 settembre erano solo 16.000 i biglietti venduti. Nemmeno si è arrivati a coprire l’intera capienza, già ridotta del 50%, e il 30% dei tagliandi è stato venduto in Olanda, agli scatenati tifosi di Max Verstappen che riproporranno in Italia la marea arancione già vista una settimana fa a Zandvoort, nel Gp di casa, quando erano in 70.000 e hanno assistito festanti al trionfo del loro beniamino.

Onda arancione, dunque, e non onda rossa: tra i motivi ci potrebbero essere anche le restrizioni anti-Covid (per accedere alle tribune è necessario il Green Pass), ma la verità è probabilmente che la Ferrari non scalda i cuori come una volta: a Monza l’anno scorso vinse a sorpresa il francese Pierre Gasly, precedendo Carlos Sainz che però era ancora alla Mc Laren, mentre i piloti del Cavallino Charles Leclerc e Sebastian Vettel furono entrambi costretti al ritiro. E’ anche vero che l’anno prima fu proprio Leclerc a trionfare, ma la vittoria mancava a sua volta da 9 anni, quando nel 2010 vinse Fernando Alonso. Nessuno dei due però ha vinto il Mondiale nella stagione della vittoria nel Gp di casa: l’ultimo è stato Michael Schumacher, sul quale tra qualche giorno esce un attesissimo documentario su Netflix, nel 2006. Il titolo mondiale piloti a Maranello manca dal lontanissimo 2007 con Kimi Raikkonen: da allora ci sono andati vicino un paio di volte Alonso e Vettel, ma per il resto è stato buio pesto.

Anche in questa stagione i risultati della Rossa sono piuttosto deludenti: ancora nessuna vittoria e raramente in lotta per le posizioni che contano. In classifica Leclerc e Sainz sono settimo e ottavo, dietro persino a Norris e Perez. Anche per il Gp di Monza l’attesa è tutta per il duello tra Verstappen e il pluricampione del mondo in carica Lewis Hamilton, che promettono ancora una volta di giocarsi i gradini più alti del podio. Forse è soprattutto per questo che le tribune, salvo novità last minute, non si riempiranno e che il colore dominante non sarà il rosso ma l’arancione.

Comunque alle ore 15 di domenica si disputa l’edizione numero 92 della gara, la 72 esima valida per il campionato del mondo di Formula 1. Quest’anno le qualifiche vanno in scena con una formula innovativa: al posto delle due ore di prove libere del venerdì ce ne è stata una sola, seguita dalle qualifiche che definiranno la griglia di partenza della Sprint Qualifying. Sabato alle 12 si scende in pista per la seconda ora di libere, mentre alle 16.30 prende il via la corsa da 100 km (pari a 18 giri) – senza pit stop obbligatorio e con scelta libera di gomme – il cui risultato assegnerà la pole position e le altre posizioni dello schieramento per il via del Gran Premio vero e proprio di domenica.

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