Condividi

Export e macchinari: buone prospettive soprattutto in Francia (+3%)

In Francia, dove gli investimenti fissi reali sono previsti in aumento del 2%, le vendite di macchine utensili sono aumentate del 6,9%, mentre il segmento dei macchinari di sollevamento e movimentazione ha registrato un aumento del 18%.

Export e macchinari: buone prospettive soprattutto in Francia (+3%)

Le prospettive a breve termine per il settore di macchinari e ingegneria meccanica nella maggior parte dei mercati analizzati da Atradius appaiono discrete, dal momento che i sotto-settori stanno registrando una buona performance in gran parte dei mercati. Tuttavia, molte imprese di macchinari destinati al comparto idrocarburi hanno risentito negativamente del taglio degli investimenti legato alla diminuzione dei prezzi dell’energia, a dimostrazione di quanto tutto il settore sia esposto ai cambiamenti di priorità, e di budget, dei clienti finali.

Allo stesso tempo, il settore dei macchinari è fortemente esposto alle incertezze geopolitiche e alle oscillazioni delle condizioni economiche globali, inclusa la crescente minaccia di protezionismo e di ostacoli al commercio. I ricavi delle imprese dei mercati avanzati subiscono una contrazione continua causata dalla concorrenza da parte dei mercati emergenti, soprattutto nel segmento dei prodotti a minor valore aggiunto. Un buon esempio è rappresentato dalle imprese di macchinari in Germania, i cui margini di profitto sono messi a rischio dalla crescente capacità dei costruttori cinesi di produrre macchinari di alta qualità, e che quindi li costringe a scendere a compromessi in materia di prezzi.

In questo scenario, nel 2016 le vendite del settore francese dei macchinari hanno registrato una crescita nella maggior parte dei segmenti, grazie all’aumento della domanda nel mercato interno, in particolare da parte dei settori di metallurgia e costruzioni e il buon andamento delle esportazioni. Le vendite di macchine utensili sono aumentate del 6,9%, mentre il segmento dei macchinari di sollevamento e movimentazione ha registrato un aumento del 18%, sulla scia della crescita dell’export e di un’inversione di tendenza dopo diversi anni di deboli investimenti, soprattutto nel settore edile.

Tuttavia, come nel 2015, le imprese di macchinari destinati all’agricoltura continuano a doversi confrontare con un contesto altamente competitivo e con la flessione dei margini e delle vendite, il cui effetto pesa soprattutto sui rivenditori di piccole dimensioni. Le vendite hanno continuato a scendere nel 2016 (-2,6%) dal momento che gli acquirenti del settore primario hanno ulteriormente ridotto gli investimenti come conseguenza della riduzione dei fatturati. Allo stesso tempo, il segmento dei macchinari per le attrezzature di ebollizione ha subito una flessione delle vendite del 2,9%, poiché risente ancora fortemente dei bassi investimenti dell’industria petrolifera e del gas.

Nel primo semestre di quest’anno le vendite del settore francese dei macchinari sono aumentate di circa il 3% grazie soprattutto alla domanda estera, in particolare da parte di Asia e Sud America, e ci si attende un ulteriore aumento nei prossimi mesi. Anche la domanda interna resta solida, grazie al miglioramento del contesto commerciale, e molte imprese francesi prevedono di aumentare i loro investimenti in attrezzature e macchinari. Gli investimenti fissi reali in Francia dovrebbero aumentare di oltre il 2% su base annua tra il 2017 e 2018.

E trattandosi di un settore ad alta intensità di capitale, il comparto richiede un livello elevato di finanziamenti: il risultato è che le imprese di questo settore presentano spesso un alto tasso d’indebitamento che ne indebolisce la struttura finanziaria e la solvibilità generale, aumentando la pressione sulla liquidità. Tuttavia, in molti casi i pagamenti anticipati possono contribuire a migliorare la situazione di cassa dei fornitori e, inoltre, le banche sono inclini a concedere prestiti al settore. I margini di profitto sono aumentati negli ultimi 12 mesi grazie al contesto commerciale favorevole e alle misure di sostegno fiscale. Tuttavia, secondo gli analisti, alla luce dell’aumento della spesa per l’energia non è possibile escludere una lieve riduzione nei prossimi 12 mesi.

Il livello di ritardo nei pagamenti da parte delle imprese del settore si è mantenuto basso negli ultimi due anni, tanto che nel corso del primo semestre di quest’anno i casi d’insolvenza hanno subito una flessione e, secondo le previsioni, dovrebbero mantenersi stabili nei prossimi sei mesi: ciò si spiega con il fatto che il livello d’insolvenze nel settore dei macchinari è già basso rispetto ad altri comparti.

Commenta