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Eurobarometro: il 94% degli italiani vede nero sull’Europa

A doppia faccia i risultati dell’ultimo Eurobarometro, il sondaggio periodico dell’Ue che registra gli umori (e i malumori) degli europei. Per il 94% dei nostri connazionali la situazione economica è cattiva, per il 65% il problema principale è la disoccupazione.

Eurobarometro: il 94% degli italiani vede nero sull’Europa

In un’Europa che comincia a intravvedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel della crisi, noi italiani mostriamo segni evidenti di pessimismo crescente. Questo è, in estrema sintesi, il panorama che disegnano i risultati dell’ultimo Eurobarometro, il sondaggio dell’Ue che più o meno ogni sei mesi tasta il polso degli europei per registrarne gli umori (e i malumori). Un panorama che, come accade sempre quando si sollecitano le persone a esprimere le proprie opinioni e se ne ricavano percentuali e diagrammi, può essere percepito in maniera diversa a seconda del rilievo che ciascuno dà ai singoli aspetti del quadro complessivo.

Non sorprende quindi che Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione europea e responsabile delle Relazioni interistituzionali e dell’Amministrazione, sottolinei con soddisfazione che i dibattiti sviluppatisi a vari livelli prima e dopo le elezioni europee di maggio, oltre che la novità delle candidature all’incarico di presidente della stessa Commissione, “hanno avvicinato l’Europa ai suoi cittadini”. Né che all’esecutivo di Bruxelles ci si compiaccia per la crescita del consenso nei confronti dell’euro, per il fatto che per la prima volta sono in maggioranza gli ottimisti sul futuro della situazione economica e che è in crescita la quota di coloro i quali ritengono che “la propria voce conti in Europa”.

Tutto vero, lo confermano le percentuali ricavate dalle risposte fornite agli intervistatori dai 32.689 cittadini europei (degli Stati membri Ue e dei Paesi candidati) che componevano il campione utilizzato per il sondaggio. E però è altrettanto vero che, passando dalla generalità dei risultati all’esame di situazioni geograficamente più delimitate, è possibile scoprire quadri in controtendenza. Come, per esempio, andando a leggere alcune delle cifre che si riferiscono all’Italia.

Si ha la conferma così che l’antico europeismo degli italiani (88% di sì al referendum consultivo del 1989 per attribuire al Parlamento di Strasburgo poteri costituenti europei) s’è impallidito ancora di più. Come si ricava dalla bassissima percentuale di consenso all’affermazione “La mia voce conta nell’Ue”: con appena il 19% siamo ultimi in Europa in compagnia della Lettonia, mentre la media europea è del 42%, e i Paesi più a Nord esibiscono quote fra il 60% e l’80%.

Colpisce poi, a conferma dell’elevato livello di pessimismo in Italia che l’Eurobarometro mette in evidenza, la risposta alla domanda sulla situazione economica nazionale: addirittura sono 94 su 100 i nostri connazionali che la giudicano cattiva. Né il quadro si schiarisce molto quando si legge la risposta alla domanda sulla qualità della vita: in questo caso sono il 73% gli italiani che la considerano cattiva.

E infine, a completamento di un sentimento generalizzato che se non uniformemente nero quanto meno è grigio, meritano di essere registrate le risposte raccolte dagli intervistatori di Eurobarometro in relazione alle maggiori preoccupazioni dei nostri connazionali. Che sono, se riferite al contesto italiano, innanzi tutto la disoccupazione (segnalata dal 65% degli intervistati) e poi la situazione economica (42%), valori sensibilmente più elevati di quelli medi europei (rispettivamente 48% e 29%). Mentre, per quel che riguarda la situazione personale, gli italiani mettono al primo posto le tasse (40%) e al secondo la disoccupazione (34%).

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