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Entrate: mercato casa riparte +6,5% nel 2015

Il numero di unità oggetto di compravenduta è salito a 449mila – Cresce il numero di case acquistate con mutui: stabili il capitale medio erogato (119mila euro) e la durata media del mutuo (22,5 anni) – Il canone di affitto medio registra un calo del 2,3% – Le abitazioni oggetto di contratto di locazione sono il 6% dello stock potenzialmente disponibile.

Entrate: mercato casa riparte +6,5% nel 2015

Continua a crescere il mercato delle abitazioni. Nel 2015 la ripresa del mercato immobiliare ha segnato una decisa accelerazione, crescendo del 6,5% rispetto al 2014, anno in cui aveva registrato un aumento del 3,5%. Il totale di unità compravendute si è attestato a quota 449mila.

Sono solo alcuni dei numeri elaborati dall’Agenzia delle Entrate e presentati all’interno del rapporto immobiliare residenziale realizzato in collaborazione con Abi, secondo cui nel 2015, gli acquisti di abitazioni tramite mutuo ipotecario ammontano a 193.350, circa il 45% delle abitazioni acquistate da persone fisiche, guadagnando quasi un quinto degli scambi rispetto all’anno precedente.

Il capitale complessivo erogato cresce del 19,4%, passando dai 19,3 miliardi di euro del 2014 ai 23 miliardi del 2015. L’area che detiene la maggior quota del capitale è il nord-ovest (37%), seguita dal centro (25%), mentre le isole registrano la minor quota (6%). Rimangono stabili il capitale medio erogato, a quota 119mila euro, e la durata media del mutuo (22,5 anni), mentre continua il calo del tasso d’interesse, che si porta al 2,75%, e della rata mensile, passata dai 631 euro del 2014 a 592 euro.

La superficie media dell’abitazione locata nel corso del 2015 è stata di 92 metri quadrati e il canone annuo medio pari a 60,6 euro mq, in calo del 2,3% rispetto al 2014. Le abitazioni oggetto di nuovo contratto di locazione sono state il 6% dello stock potenzialmente disponibile, a cui corrispondono 4,6 miliardi di canone annuo complessivo.

Il 60% del mercato riguarda il segmento dei contratti ordinari di lungo periodo, il 18% i contratti ordinari transitori, il 20% quelli a canone concordato e solo il 2% quelli per studenti. Gli affitti di importo più elevato, tra e grandi città, si pagano a Milano, Roma, Firenze e Bologna.

Continua a migliorare anche l’indice di affordability elaborato da Abi, che misura la possibilità delle famiglie di comprare casa indebitandosi. Secondo le proiezioni mensili l’indice avrebbe raggiunto un valore dell’11,9% a marzo del 2016 e arrivando a satbilire un nuovo record storico, grazie soprattutto alla forte riduzione del costo dei mutui.

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