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Enrico Letta accetta l’incarico con riserva per “un governo di servizio al Paese”

Il Presidente incaricato avvierà domani le consultazioni: “Proverò con grande determinazione a formare il nuovo governo, ma non a tutti i costi. Due le priorità: il lavoro e la riforma della politica” – Appello a tutte le forze presenti in Parlamento – Napolitano: “Non c’è alternativa a Letta e alle larghe intese”.

Enrico Letta accetta l’incarico con riserva per “un governo di servizio al Paese”

“Ho ricevuto l’incarico, che ho accettato con riserva, come da rito. La situazione è molto difficile, fragile, inedita. Il mio è un tentativo complesso e difficile: mi impegnerò con tutta la dedizione possibile. Proverò con grande determinazione a formare il nuovo governo, ma non a tutti i costi. Lo definirei un governo di servizio al Paese”. Lo ha detto Enrico Letta subito dopo aver ricevuto dal Capo dello Stato l’incarico di formare il nuovo Esecutivo.  

“Dalle urne non è uscita una maggioranza e dopo 60 giorni il Paese sta ancora aspettando un governo. Tutti sappiamo che questa situazione non può continuare così. Ecco perché ho accettato questa responsabilità, che sento pesare sulle mie spalle anche più di quanto la mia forza consenta”.  

Letta ha quindi ribadito le due priorità del nascituro governo: in primo luogo “il lavoro che non c’è, che si è perso, le imprese che chiudono, la povertà che cresce, i giovani che vanno via dall’Italia perché non trovano più opportunità nel nostro Paese”.

Il secondo tema “è ridare credibilità alla politica – ha detto ancora il Premier incaricato -: o si ritrova credibilità tutti, oppure non ci saranno strumenti per risolvere i problemi. Ecco perché metterò grande impegno e determinazione perché da questo governo possa nascere una politica italiana diversa, con riforme costituzionali per cambiare il sistema di bicameralismo, ridurre il numero dei parlamentari e cambiare la legge elettorale”.

Letta svolgerà domani le consultazioni, rivolgendosi “alla responsabilità di tutte le forze politiche presenti in Parlamento e insisto nel dire tutti. Parlerò con tutti. Dovremo riformare il Paese insieme, con la più larga partecipazione possibile”. 

NAPOLITANO: NON C’E’ ALTERNATIVA A ENRICO LETTA 

Dopo il Premier incaricato è intervenuto Giorgio Napolitano, che ha espresso “soddisfazione e serenità”, perché “si è aperta la strada per la creazione del governo, già troppo lungamente atteso. L’unica possibilità è una larga convergenza fra le forze in Parlamento per garantire al governo un’ampia maggioranza in entrambe le Camere. Non c’è alternativa. Nel corso delle consultazioni che ho tenuto ieri non sono state poste pregiudiziali circa il nome della persona cui dare l’incarico: è stata data a me tutta l’autonomia, come da prassi costituzionale. La mia scelta è caduta su Letta perché, pur appartenendo egli a una generazione giovane, ha già accumulato esperienze importanti in Parlamento, nell’attività di governo e in campo politico e culturale”.  

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